Nuovo capitolo nella lunga battaglia di Palazzo Barbieri contro l’accattonaggio abusivo in città. La giunta comunale ha approvato infatti una nuova ordinanza del sindaco, puntando stavolta a punire lo sfruttamento di animali (soprattutto cagnolini) da parte dei mendicanti.
Il provvedimento, che dovrà essere comunque votato anche dal consiglio comunale, prevede il sequestro dell’animale agli accattoni che vengano multati per comportamento molesto. Gli animali saranno quindi affidati prima al canile (per i controlli sanitari) e poi all’asilo del cane, per poter così essere adottati.
Il sindaco Flavio Tosi ha riepilogato i passaggi precedenti di questa «battaglia», ricordando che «negli ultimi anni si è cercato di contrastare in tutti i modi l’accattonaggio molesto. Il regolamento di Polizia municipale prevede infatti una sanzione per chi chiede l’elemosina in maniera insistente, ma la norma da sola serve a poco, anche perché su oltre 5mila multe elevate, ne sono state pagate solo 33».
Tosi ha poi ricordato «le indagini della procura sui responsabili del racket di mendicanti, tuttora aperte grazie a un ricorso contro una sentenza davvero blanda». Il riferimento è a una decisione del giudice veneziano che nello scorso gennaio aveva disposto l’allontanamento dal capoluogo quale unica misura cautelare a carico del Rom che sfruttava disabili a Verona costringendoli all’accattonaggio. E Tosi aveva commentato la decisione tuonando che «in questo modo, negli altri 7.948 comuni delle altre 102 province italiane il signor Strut Varga potrà continuare a guadagnare migliaia di euro al mese e a costruirsi case in Romania, grazie all’ignobile sfruttamento di vite umane».
Il sindaco ha poi ricordato anche la decisione che aveva sollevato mille polemiche, ovvero l’ordinanza (decaduta a fine agosto) per multare chi fa l’elemosina, ma ha aggiunto che, nel frattempo, «per fortuna c’è stata anche l’archiviazione del procedimento penale contro il Comandante e alcuni ufficiali della Polizia municipale indagati, su esposto del Movimento 5 stelle, perché accompagnavano al comando gli accattoni per identificarli. Secondo i grillini – ha detto Tosi – non potevamo fare neppure quello, mentre ora si può per lo meno intervenire in quel senso». Quanto alla nuova ordinanza, consiste in una modifica del Regolamento comunale per la Tutela degli Animali usati dai mendicanti (i più visibili, probabilmente, sono quelli che stazionano quasi in permanenza in via Roma).
«Fino ad ora non potevamo far nulla, se non controllare il microchip che risultava sempre in regola – ha spiegato il sindaco – ora invece, se il consiglio comunale approverà la modifica, potremo intervenire a tutela di tutti gli animali d’affezione, utilizzati per impietosire i passanti ma spesso maltrattati e malnutriti. E speriamo – ha concluso – che questo ulteriore provvedimento ci aiuti a contrastare il fenomeno che sfrutta disabili, minori, persone anziane e animali, che vengono accompagnati al mattino sul luogo in cui esercitare l’accattonaggio e prelevati la sera, senza che neppure un euro delle elemosine resti nelle loro mani».
Lillo Aldegheri – Il Corriere di Verona – 30 settembre 2016