Il decreto Balduzzi permette alla Fondazione Onaosi di non avviare le procedure di riscossione coattiva dei crediti determinati da una norma decaduta. Il vicepresidente Onaosi Aldo Grasselli: provvedimento necessario per superare una fase storica negativa.
L’intervento del vicepresidente Grasselli:
Dopo l’insediamento dei nuovi Organi, l’Onaosi sta mettendo in atto una importante riorganizzazione dei servizi e delle strutture assistenziali destinate agli orfani dei sanitari italiani ed un decisivo passo avanti nella soluzione del penoso contenzioso che ha tenuto per lunghi anni in conflitto i colleghi medici, veterinari e farmacisti liberi professionisti con la Fondazione dopo che anche a questi era stata estesa l’obbligatorietà della contribuzione.
Dopo la presentazione del Bilancio Sociale svoltasi nella sede del Parlamento di via San Macuto a Roma, l’Onaosi ha riscosso l’attenzione del Ministro della salute e del Ministro del Lavoro che hanno compreso la necessità impellente di superare vincoli burocratici e legislativi sprorzionati e dannosi alla buona gestione dell’Ente, che potrebbe essere presto autorizzato dal Governo, con l’emanazione del Decreto Sanità, a rinunciare alla riscossione dei crediti risalenti al periodo 2003-2007.
Il Ministro della Salute ha elaborato, in sintonia con le nostre richieste, un provvedimento legislativo che permette alla Fondazione Onaosi di non avviare le procedure di riscossione coattiva dei crediti determinati da una norma decaduta.
Ci auguriamo che il testo del decreto legge sia salvaguardato nella sua formulazione originale, senza emendamenti, affinché nelle categorie dei sanitari italiani si ristabilisca la serenità e la solidarietà che tutte le Federazioni degli Ordini, i Sindacati e le Associazioni professionali auspicano.
Solo superando questa fase storica negativa, segnata da incomprensioni e contrapposizioni che hanno solo portato danno all’Onaosi e ai suoi assistiti, l’Ente potrà guardare al futuro con le energie necessarie per pianificare e realizzare le innovazioni assistenziali che una società complessa e talvolta molto fragile richiedono.
Già da quest’anno sono iniziati gli interventi di sostegno alle famiglie dei sanitari in attività colpiti da eventi destabilizzanti che versano in condizioni di disagio, allargando così la sfera di assistenza che non dovrà in futuro limitarsi solo all’assistenza sino a 32 anni degli orfani dei sanitari che Documento congiuntoprogrediscono nello studio sino alla specializzazione o per tutta la vita in caso di orfani disabili.
Perché l’Onaosi abbia la necessaria solidità occorre che il Parlamento approvi la proposta del Ministro della salute Renato Balduzzi, cui vanno tutta la nostra stima e i nostri sentiti ringraziamenti.
Aldo Grasselli
Vice Presidente Onaosi
3 settembre 2012