Due appuntamenti che si collocano in ideale continuità, l’incontro in Regione dei rappresentanti della dirigenza medica e veterinaria, che si è tenuto il 16 dicembre, e la presentazione delle linee di sviluppo della proposta di piano socio sanitario regionale 2011-2014, che si è svolta oggi a Villa Nievo Bonin Longare a Montecchio Precalcino. Tante progettualità per cui si auspica una concretizzazione in tempi rapidi, andando a superare molti nodi irrisolti e altrettante disparità da parte di direttori generali delle Asl nell’applicazione delle norme regionali. All’incontro di giovedì scorso a Palazzo Molin, aperto dal segretario regionale alla sanità, Domenico Mantoan, la Regione era rappresentata da Pietro Stellini, Renzo Alessi e Adriano Marcolongo.
In apertura si è discusso del progetto per l’integrazione ospedale-assistenza primaria, scaturito dalla sperimentazione dell’Ulss 18 di Rovigo, per trasferire in misura percentualmente crescente l’assistenza ai pazienti cronici dall’ospedale al territorio. Tendenza che, se attuata, inevitabilmente, porrà il problema dell’utilizzo dei mezzi propri per effettuare il servizio (ad esempio psichiatrici e oncologici), a fronte delle nuove norme introdotte dalla manovra finanziaria e della scarsità di quelli aziendali.
Si è quindi affrontato il tema dei fondi aziendali residui. A questo proposito Mantoan ha inviato ai direttori generali una richiesta di informazioni per effettuare un monitoraggio e valutare la consistenza dei fondi nelle diverse Asl.
Quanto al sistema di valutazione dei dirigenti del Servizio sanitario nazionale, introdotta dalla riforma Brunetta, la Regione auspica una presa di posizione in conferenza Stato-Regioni. In attesa di chiarimenti in merito alle legge 150/2009, andrebbe applicato quanto disposto dal contratto collettivo nazionale.
Sul problema dell’utilizzo del mezzo proprio, posto dell’articolo 6, comma 12, della legge 122, i rappresentanti della Regione hanno evidenziato come, con la circolare del segretario regionale alla sanità del 25 novembre scorso, collegata a quella della Ragioneria dello Stato, si sia ritenuto di dare una risposta adeguata ai quesiti posti dalle amministrazioni.
A questo proposito è stata sottolineata la discrezionalità dei Dg nell’applicare le norme, in una logica che tende ad obbedire solo a necessità di tagli della spesa. È stato evidenziato, peraltro, come, visto che uno dei criteri su cui vanno valutati i direttori generali sia proprio l’applicazione dei contratti di lavoro, i manager inadempienti andrebbero sanzionati. I rappresentanti sindacali hanno fatto presente, peraltro, come la Regione stessa sia inadempiente in proposito, visto, ad esempio, che dovrebbe convocare la Conferenza permanente ogni sei mesi, mentre non lo fa da sue anni.
«Quanto all’uso del mezzo proprio – ha detto il segretario del SIVeMP Veneto, Roberto Poggiani – si sarebbero potuti evitare molti fraintendimenti se invece di compiti ispettivi, di controllo o vigilanza li si fosse definiti compiti istituzionali».
Poggiani ha poi posto con urgenza il problema dei contratti dei convenzionati in scadenza il 31 dicembre. La sua mancata soluzione, ha ricordato, non ha solo ricadute occupazionali, ma mette a rischio gli stessi servizi pubblici.
Cogliamo l’occasione per porgere i nostri ringraziamenti più vivi a Pietro Stellini che da anni abbiamo imparato ad apprezzare e che pasa ora ad altro incarico.
22 dicembre 2010