Negli ultimi giorni sono comparsi in alcuni supermercati e negozi alimentari dei cartelli che segnalano il ritiro volontario dal mercato a scopo precauzionale di alcuni lotti di würstel della Società Cooperativa “Agricola Tre Valli” per rischio di contaminazione da Listeria monocytogenes.
Le confezioni di würstel interessate sono quelle rimaste in commercio dopo l’estate, identificabili con il marchio IT 04M CE e data di scadenza fino al 05/12/2022 compreso.
Nel caso in cui il consumatore avesse in casa una confezione di würstel con il marchio IT 04M CE, l’avviso riporta di seguire con attenzione le indicazioni riportate in etichetta “Conserva il prodotto ad una temperatura compresa tra 0°C e 4°C e consumalo previa accurata cottura” oppure di restituire il prodotto al personale del punto vendita per una sostituzione.
Indagine del Ministero sull’aumento di casi di listeriosi alimentare
A seguito dell’aumento di casi clinici di listeriosi alimentare registrati negli ultimi mesi in diverse regioni italiane e appartenenti al cluster di Listeria ST 155, un gruppo di lavoro istituito dal Ministero della Salute ha avviato un’indagine per fronteggiare la diffusione del batterio.
Le verifiche hanno rilevato una correlazione tra alcuni casi clinici e la presenza del ceppo di Listeria ST 155 in würstel a base di carni avicole prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli (marchio IT 04M CE). Tale ceppo è stato rilevato anche presso lo stabilimento, in seguito a campionamenti ufficiali.
L’azienda ha avviato tutte le misure atte a garantire la tutela del consumatore con il ritiro dei due lotti di würstel pollo e tacchino con formaggio “Tobias” risultati positivi per Listeria monocytogenes (lotto 1785417 con scadenza 03/09/2022 e lotto 01810919 con scadenza 17/09/2022) e, in applicazione del principio di massima precauzione, di tutti i würstel prodotti nello stabilimento prima del 12/09/2022.
Che cos’è e dove si trova il batterio Listeria monocytogenes
Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio ubiquitario che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione. Sopravvive bene in condizioni di clima fresco-umido, viene spesso isolato sulle superfici e sulle attrezzature destinate ad entrare in contatto con gli alimenti (es. tavoli, frigoriferi e affettatrici) non correttamente sanificate e può facilmente contaminare alimenti di origine vegetale ed animale. Inoltre, può essere normalmente presente nell’intestino di persone sane (dall’1 al 21% della popolazione) e quindi eliminata tramite le feci.
La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare.
Gli alimenti a rischio
Gli alimenti più a rischio sono alimenti crudi, latte non pastorizzato, formaggi da latte crudo e molli/semi-molli a crosta fiorita (come gorgonzola e brie), alimenti preparati pronti al consumo (es. prodotti di gastronomia preconfezionati, pesce affumicato, patè di carne), wurstel poco cotti, …
Listeria monocytogenes resiste molto bene in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C), ma è particolarmente sensibile ai trattamenti di cottura domestica degli alimenti.
I sintomi di listeriosi e le categorie di persone a rischio
La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante (cioè la concentrazione del batterio nell’alimento), della virulenza del ceppo e dello stato di salute dell’individuo colpito. Le categorie più a rischio sono soggetti debilitati, immunodepressi (malati di AIDS, pazienti oncologici, soggetti anziani, bambini molto piccoli), sottoposti a terapie immunosoppressanti (con corticosteroidi, farmaci antirigetto, terapie antitumorali) oppure donne in gravidanza.
I sintomi possono manifestarsi da 1 giorno sino a 90 giorni dopo l’ingestione dell’alimento contaminato. La malattia può essere più o meno grave nell’uomo: si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche (accompagnate a volte da febbre elevata) fino, nei soggetti a rischio, a forme invasive, con febbre, diarrea, vomito, meningite, setticemia, aborto spontaneo.
Nella maggioranza dei casi, però, all’ingestione di L. monocytogenes non consegue alcun tipo di malattia. È pertanto sconsigliabile sottoporsi ad un trattamento profilattico con antibiotici solo per aver consumato un prodotto contaminato, mentre è opportuno recarsi dal proprio medico di fiducia in presenza di sintomatologia quale quella sopra descritta.
Come prevenire la listeriosi
L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce sensibilmente il rischio di contrarre la malattia.
In particolare:
- prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti (nel caso specifico dei würstel, come indicato in etichetta, occorre cuocerli prima di consumarli);
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lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
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conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
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non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
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non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.
Per ulteriori informazioni leggi la scheda informativa su Listeria monocytogenes.
Leggi il comunicato sul sito del Ministero della Salute
Leggi la nota Società Cooperativa “Agricola Tre Valli”
Leggi le Informazioni per i consumatori della Società Cooperativa “Agricola Tre Valli”
Ceirsa