Pagamenti solo tracciabili, tariffe a carico dei pazienti concordate da aziende e medici per garantire la copertura di tutte le spese e collegamenti in rete attraverso un’infrastruttura telematica che le Regioni dovranno regolamentare entro il 30 novembre. Cambia così la libera professione intramoenia dei medici, che potrà essere svolta negli spazi interni all’azienda sanitaria o in quelli organizzati anche con l’acquisto o la locazione presso strutture non accreditate con il Servizio sanitario o convenzioni con quelle pubbliche. E in via del tutto eccezionale e sperimentale ancora negli studi privati, ma collegati in rete e sotto controllo dell’infrastruttura. E dove non siano presenti medici privati, tranne situazioni eccezionali da decidere caso per caso e a condizione che sia garantita la completa tracciabilità delle singole prestazioni effettuate da tutti i professionisti dello studio professionale associato.
Il rinnovo della convenzione con gli studi privati sarà possibile solo se il fatturato del singolo professionista sia pari o superiore a 12mila euro annui. L’attuale forma di intramoenia negli studi (“allargata”) cessa il 30 novembre (oggi è prorogata dalla legge 132/2012 al 31 dicembre) e al suo posto arrivano regole rigide, tanto che i direttori generali delle aziende inadempienti saranno puniti col taglio del 20% della retribuzione di risultato o con la destituzione.
Le tariffe dovranno essere omnicomprensive di tutti gli oneri per i professionisti e l’équipe e per l’organizzazione messa a disposizione dell’azienda. Il 5% del compenso del medico però sarà trattenuto per sviluppare programmi di prevenzione.
Novità anche per la responsabilità professionale dei medici e rischio clinico. I professionisti che seguono le buone pratiche mediche non saranno condannati se non nei casi di dolo e colpa grave. E per i medici arrivano polizze con regole precise sia per la revisione che per modifica del premio. I contratti assicurativi saranno disciplinati entro dodici mesi da un Dpr per agevolare la copertura agli operatori, determinando i casi in cui un fondo ad hoc garantisca la copertura assicurativa indicando fonti di finanziamento e relativi obblighi di contribuzione. Da individuare sono anche parametri oggettivi per il risarcimento del danno biologico. (Paolo Del Bufalo – da Il Sole-24 Ore)
Intramoenia allargata (art. 2)
Entro il 31 dicembre 2014 dovranno essere disponibili nelle strutture sanitarie delle Regioni i locali per esercitare la libera professione intramuraria.
Entro il 30 novembre 2012, dovrà essere effettuata una ricognizione straordinaria degli spazi disponibili per l’esercizio dell’attività libero professionale (Alpi) e una valutazione dettagliata dei volumi delle prestazioni dell’ultimo biennio nelle strutture interne, esterne e negli studi professionali. I dati della ricognizione dovranno essere trasmessi all’Agenas e all’Osservatorio nazionale sull’attività libero professionale
Le aziende potranno, ove necessario e nel limite delle risorse disponibili, acquistare, affittare, presso strutture sanitarie autorizzate non accreditate nonché stipulare convenzioni con altri soggetti pubblici, spazi ambulatoriali esterni, aziendali e pluridisciplinari, per l’esercizio di attività sia istituzionali sia in regime di Lpi ordinaria. La congruità e l’idoneità degli spazi devono ricevere il parere vincolante del collegio di direzione o, se non costituito, di una commissione paritetica di sanitari costituita a livello aziendale.
Si potrà adottare in alcune Aziende dove non sono disponibili spazi ad hoc, previa autorizzazione regionale, un programma sperimentale per svolgere la Lpi presso studi professionali privati collegati in rete con convenzione annuale rinnovabile sulla base di uno schema tipo approvato dalla Conferenza Stato Regioni, e solo a condizione che il fatturato del singolo professionista sia pari o superiore a 12mila annui (le vecchie autorizzazioni cessano il 30 novembre 2012).
Le regioni garantiscono che tutte le strutture sanitarie comprese le aziende ospedaliere universitarie, i policlinici universitari a gestione diretta e gli Irccs gestiscano, con integrale responsabilità propria, l’Alpi con le seguenti modalità:
Realizzazione dell’infrastruttura per il collegamento in rete
Entro il 31 marzo 2013 dovrà essere predisposta e attivata una infrastruttura di rete telematica per la Lpi. Previsto l’inserimento obbligatorio e la comunicazione, in tempo reale, all’azienda sanitaria competente, dei dati relativi a: impegno orario del medico; pazienti visitati; prescrizioni ed estremi dei pagamenti, anche in raccordo con il fascicolo sanitario elettronico. Le modalità tecniche per la realizzazione dell’infrastruttura sono determinate, entro il 30 novembre 2012, con decreto non regolamentare del Ministro della Salute previa intesa con la Conferenza Stato Regioni. Agli oneri si provvede mediante adeguata e preventiva rideterminazione delle tariffe.
Prevista la possibilità di continuare, su domanda dell’interessato e con l’applicazione del principi del silenzio-assenso, in via temporanea lo svolgimento dell’Alpi in studi professionali già autorizzati oltre la data del 30 novembre 2012, fino all’attivazione del loro collegamento operativo alla infrastruttura di rete, e comunque non oltre il 30 aprile 2013.
Tracciabilità dei pagamenti
Dovrà essere assicurata la tracciabilità dei pagamenti delle prestazioni di qualsiasi importo direttamente al competente ente o azienda del Ssn. Nel caso dei singoli studi professionali in rete, la necessaria strumentazione è acquisita dal titolare dello studio, e a suo carico, entro il 30 aprile 2013.
Tariffario unico
Dovranno essere definiti, d’intesa con i dirigenti e previa contrattazione integrativa aziendale: gli importi idonei per remunerare ogni prestazione; i costi pro-quota per l’ammortamento e la manutenzione delle apparecchiature e per assicurare la copertura di tutti i costi diretti ed indiretti sostenuti dalle aziende. Il 5 per cento del compenso del libero professionista è trattenuto dalle Aziende per interventi la riduzione delle liste d’attesa.
Divieto di svolgimento dell’Alpi
Non potrà essere svolta presso studi professionali collegati in rete nei quali operino anche professionisti non dipendenti o non convenzionati del Ssn, ovvero dipendenti non in regime di esclusività, salvo deroga dell’azienda del Ssn e a condizione che sia garantita la completa tracciabilità delle singole prestazioni, senza oneri economici per il Ssn.
La verifica del programma sperimentale
Dovrà essere effettuata, entro il 28 febbraio 2015. In caso di verifica positiva l’attività potrà continuare in via permanente ed ordinaria negli studi professionali collegati in rete. In caso di verifica negativa l’attività cessa entro il 28 febbraio 2015.
Sanzioni per i dg inadempienti
Prevista, nell’ipotesi di grave inadempienza dei direttori generali delle aziende, policlinici oltre alla loro “destituzione” anche “la decurtazione della retribuzione di risultato pari almeno al 20 per cento”.
6 settembre 2012 – riproduzione riservata