La lobby delle ricche associazioni animaliste tra i poteri forti che riescono a condizionare l’informazione in Italia.
Quanti di Voi hanno letto del Carabiniere di Genova che e’ stato aggredito dal cane che aveva adottato in canile? Quanti sanno che in Inghilterra, contro gli animali nei circhi e’ stata solamente votata una mozione e non una legge, e che quindi “Londra – NON – ha messo al bando gli animali nei circhi equestri”? Quanti sanno che l’allevamento delle galline ovaiole cosidetto “a terra” non prevede certo l’aia della nonna ma un tot di centimetri quadrati per animale, esattamente come avviene per l’allevamento in gabbia?
I giornalisti corretti e professionali sono tantissimi e le notizie ci sono tutte. Anche quelle che danno fastidio a coloro che sfruttando gli animali e le emozioni che essi possono suscitare negli uomini, hanno costruito dei veri e propri imperi, in termini economici e di potere. Solamente bisogna cercarle bene, perche’ spesso sono sommerse da altre che invece perseguono la strategia del condizionamento per via emotiva, che allontanano si’ dalla realta’ ma che evidentemente per qualcuno “rendono” di piu’.
A determinare il condizionamento, percio’, non e’ solo la qualita’ della notizia ma soprattutto la potenza con cui viene diffusa. Si dice no?: una bugia ripetuta tante volte, alla fine diventa verita’…
E’ vero anche che, come ben detto recentemente da Ferruccio Marello, “l’argomento genericamente animalista ha sempre una buona presa sul pubblico, perche’ e’ possibile catturare l’attenzione non essendo costretti a presentare appropriate e articolate dimostrazioni di cio’ che si va dicendo”. Ma e’ poco verisimile, con tutte le buone penne che abbiamo in Italia, che siano cosi’ tanti i media costretti ad usare questi mezzucci per farsi seguire. Quindi…
Chiudiamo riportando un passaggio tratto da una mail che parla dei business di certe associazioni animaliste, pervenuta a FederFauna nei giorni scorsi. L’autore scrive: “Qualcuno e’ anche piu’ sottile, ha presidenti che dicono di fare volontariato per un impegno che in realta’ e’ il loro mestiere e magari celano una agenzia di comunicazione a proprio nome che (Dio non voglia) potrebbe anche guadagnare qualcosa dalle continue uscite, pubblicitarie o meno, su certi canali televisivi”.
FederFauna ringrazia tutti i lettori che continuano a seguire i suoi comunicati, i giornalisti che li riportano o che ne riprendono i contenuti e tutti i media che correttamente danno voce anche all’ “altra campana”!…”
Federfauna.it – 1 Luglio 2011