L’assessore ha posto l’accento sull’importanza dell’articolo del Pssr che riguarda gli investimenti e la creazione di un fondo specifico. Preoccupazione per i tagli governativi e il differimento del riparto 2012
«A distanza di tanti anni una nuova programmazione è assolutamente indifferibile, sia per migliorare l’offerta al cittadino, sia per fronteggiare i pesanti interventi del governo sulla spesa corrente e su quella degli investimenti. Il Consiglio sta facendo un lavoro proficuo. Quest’aula rappresenta il territorio veneto ed è giusto che qui si discuta anche delle esigenze polverizzate che dal territorio giungono tramite i consiglieri».
Lo ha detto l’assessore alla sanità Luca Coletto, intervenendo ieri in Consiglio regionale sul nuovo Piano Sociosanitario. “Operiamo in un quadro nazionale fosco – ha aggiunto – con il Governo che mira a nuovi tagli per un miliardo e mezzo di euro e con il ministero dell’economia che non ha ancora dato il suo assenso al riparto nazionale 2012 definito dalle Regioni già a febbraio”. Anche per questo, Coletto ha posto l’accento sull’importanza dell’articolo del Piano che riguarda gli investimenti e la creazione di un fondo specifico. “Gli investimenti – ha ricordato – non possono essere finanziati con il fondo riservato all’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, ma di sicuro non possiamo fermarli. Una risposta l’abbiamo data con l’accordo di rateizzazione degli ammortamenti non sterilizzati raggiunto con il Mef, che ci consente di reintrodurre cifre importanti nelle Ullss anche per allentare la tensione sul fronte dei pagamenti ai fornitori, ma un articolo specifico di piano è fondamentale”. Coletto ha anche ricordato che “sulla base dei decreti vigenti sul federalismo, se i conti sanitari vanno in disequilibrio, la responsabilità amministrativa e politica è posta in capo all’assessore ed al presidente: il primo viene commissariato, il secondo, se non mette le cose a posto, diviene ineleggibile. Per questo alcune scelte fondamentali è giusto che rimangano in capo alla Giunta, naturalmente obbligata ad operare rigorosamente nell’alveo di quanto legiferato dal Consiglio. Finora credo che abbiamo lavorato bene, portando in attivo gli ultimi due bilanci di gestione, erogando oltre 100 milioni di extralea senza applicare l’addizionale Irpef e senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini – ha aggiunto Coletto – e siamo determinati a proseguire. Per farlo abbiamo il diritto-dovere di assumere delle decisioni e di risponderne sul piano amministrativo”.
fonte: Regione Veneto – 15 giugno 2012