Il governo ha già rinviato il tema pensioni anticipate alla prossima legge di Stabilità. Dunque al 2016. Ma il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ricorda la necessità di accorciare i tempi. «Il governo vari al più presto norme che prevedano flessibilità nell’uscita dal mondo del lavoro, con conseguenti riduzioni della pensione.
Così si sbloccherebbe il sistema pensionistico irrigidito dalla legge Fornero e si promuoverebbero le assunzioni di giovani» ha detto Boeri, in un video inviato a un convegno organizzato a Torino dai sindacati Direl e Codirp. «La nostra proposta sulla flessibilità è del giugno 2015 – ha aggiunto Boeri – il governo aveva detto che l’avrebbe discussa quest’anno, ora si parla del 2017, invece va discussa subito perché la situazione va sbloccata ora». Nessun allarme sulle future rendite però. «Le pensioni – ha aggiunto Boeri- saranno regolarmente erogate, in quanto le riforme finora approvate garantiscono equilibrio finanziario nel tempo. Il disavanzo nei conti c’è, però riguarda la parte relativa alle prestazioni assistenziali che sono a carico dello Stato».
E sempre in tema di regole del lavoro questa volta per gli attivi, da oggi scatta la nuova procedura on line per le dimissioni dal lavoro ma anche la possibilità di cambiare idea entro sette giorni. Diventa attivo il decreto 151 di attuazione del Jobs act nella parte che cerca di contrastare il fenomeno delle «dimissioni in bianco» e che revede che la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro sia comunicata, a pena di inefficacia, «esclusivamente con modalità telematiche», utilizzando i moduli del ministero del Lavoro.
Nei giorni scorsi il ministero del Welfare ha pubblicato una circolare con le modalità operative per spiegare ai cittadini la nuova procedura. La nuova regolamentazione si applica per il recesso unilaterale del dipendente e per i casi di risoluzione consensuale ma il lavoratore, una volta inviato il modulo on line per il quale è necessario munirsi del pin dispositivo dell’Inps, può decidere entro sette giorni di ripensarci e ritirare le dimissioni, sempre per via telematica. Il nuovo sistema non vale per il lavoro pubblico, quello domestico e quello marittimo e per le dimissioni delle lavoratrici in gravidanza o nei primi tre anni di vita del bambino per le quali bisognerà comunque andare presso le direzioni generali del lavoro competenti.
Filippo Caleri Il Tempo – 13 marzo 2016