Il virus predominante è l’A (H3N2). Nel vecchio continente tra i paesi con il più alto tasso l’Albania, la Macedonia e la Serbia. Livelli alti anche in Francia e Svizzera. In Italia segnalata intensità media.
La stagione influenzale non è arrivata in anticipo e con forza solo in Italia. Ad essere maggiormente colpito infatti è tutto il continente europeo e parte dell’Asia orientale. In aumento anche l’attività in Nord America. In Nord Africa, ha continuato l’aumento rilevamenti influenzali sono stati segnalati in Marocco e in Tunisia mentre nella zona temperata del Sud del mondo, l’attività influenzale è a livelli intra-stagionali. Questa la fotografia dell’Oms nel suo ultimo aggiornamento sull’andamento della stagione influenzale in tutto il mondo dove si segnale come “l’influenza A (H3N2) è quella predominante”.
Per quanto riguarda l’Europa nello specifico nella prima settimana del 2017 l’incidenza è rimasta elevato in tutta la regione con alta o molto alta intensità in 10 su 43 paesi dichiaranti. Tra i paesi con i più alti tassi l’Albania, la Macedonia e la Serbia. Livelli elevati anche in Francia, Irlanda e Svizzera. In Italia segnalata intensità media così come in Germania, meno colpita la Spagna.
Anche in Asia orientale, l’attività influenzale ha continuato ad aumentare con l’influenza A (H3N2) come virus predominante. Ma incrementi anche in Asia meridionale dove l’aumento dell’attività è stato segnalato nelle scorse settimane da parte della Repubblica islamica dell’Iran e Sri Lanka.
Nel sud-est asiatico, invece l’attività influenzale ha continuato a diminuire mentre in Nord Africa, ha continuato l’aumento dei rilevamenti influenzali in Marocco e in Tunisia.
In Africa occidentale, l’influenza ha continuato ad essere rilevata in Ghana. Nei paesi dei Caraibi e dell’America centrale, l’influenza e le altre attività dei virus respiratori sono rimasti bassi in generale così come ai tropici e in Sud America.
Qs – 16 gennaio 2017