È una summa del nuovo modello sanitario versione Luca Zaia (articolato nella governance dell’Azienda Zero e nelle maxi Ulss accorpate da 21 a 9) quella tratteggiata dalla ponderosa delibera approvata dalla Giunta regionale il 23 dicembre (la numero 2174). Dove spiccano i poteri accresciuti di Domenico Mantoan: sarà il direttore dell’Area sanità e sociale del Veneto ad assegnare gli obiettivi alle singole unità, verificandone il rispetto e modificandoli – se lo riterrà opportuno – in corso d’opera; la lunga manus del manager di Brendola si estende anche all’Azienda Zero (retta dal commissario Mauro Bonin) della quale definirà il tetto di spesa, nonché al capitolo assunzioni, regolate da piani trimestrali che Mantoan curerà in prima persona, autorizzando (o negando) gli incarichi per le professioni sanitarie. «C’è un uomo solo al comando, altro che autonomia e federalismo, Zaia ha scelto un forte accentramento decisionale e di spesa», commenta Claudio Sinigaglia, l’esperto del Pd al Consiglio regionale.
Nel dettaglio, la delibera-fiume stima in 2,7 miliardi la spesa 2017 per il personale ed esclude nuove assunzioni nei ruoli tecnico-amministrativi, dove la contrazione delle Ulss ha favorito un lieve esubero di organici; novità procedurali nei lavori pubblici e nella cronologia dei pareri da rispettare per realizzare le opere sanitarie, ricodifica degli ambiti di scelta dei medici di base e dei pediatri; ancora: distretti competenti a rilasciare l’esenzione dal pagamento dei ticket fino al 30 luglio prossimo, centralizzata invece l’erogazione delle impegnative di domiciliarietà.
«Ciò che preoccupa davvero», riprende Sinigaglia «è la sospensione dell’accreditamento delle strutture del sistema sociosanitario per l’intero anno, ciò significa che nessun nuovo ospedale di comunità potrà essere attivato, nonostante gli annunci e le attese suscitate. Gli hospice previsti sono davvero pochi mentre il numero degli ospedali “generalisti” censiti resta molto elevato: 52 pubblici e 29, con il picco di Verona dove se ne contano addirittura una quindicina».
Altro punto controverso riguarda i servizi di Prevenzione, Salute mentale e Dipendenze attivi nelle varie Uiss: confluiranno in un unico dipartimento su base provinciale diretto dall’attuale responsabile dell’azienda “incorporante”, ovvero la maggiore: «Alla faccia del merito o dell’anzianità di servizio e in barba alla legge 19 che prevedeva un atto aziendale», chiosa l’esponente dem. (dal Mattino di Padova)
Ecco in sintesi per punti, i rilievi segnalati dal consigliere regionale del Pd Claudio Sinigaglia.
– pag. 10 (pag. 2 dell’allegato) la spesa per il personale è stimata in 2.708.245.000 euro! Vengono conferiti superpoteri al direttore dell’area socio sanitaria (alias Mantoan). Egli infatti: stabilisce gli obiettivi da attribuire alle singole aziende Ulss, verifica se vengono raggiunti gli obbiettivi e può modificarli in corso d’opera. Definisce il tetto di spesa dell’azienda zero! Per le assunzioni: avvengono solo su approvazione del piano trimestrale a cura sempre e solo del direttore dell’area socio sanitaria;
– pag. 12: solo il mega direttore può autorizzare incarichi per le professioni sanitarie. Nel 2017 nessuna assunzione potrà essere fatta per i ruoli professionali e tecnico amministrativi;
– pag. 17 disposizioni per i Dipartimenti Prevenzione, Salute mentale e Dipendenze. Vi sarà un unico Dipartimento per Ulss. Il responsabile del Dipartimento sarà l’attuale responsabile dell’Ulss incorporante! Alla faccia del merito o dell’anzianità di servizio… e alla faccia della legge 19 che prevedeva di aspettare le decisioni dell’atto aziendale;
– pag. 27 procedure per i lavori pubblici sanitari;
– pag. 29 : cronologia dei pareri da rispettare per le opere sanitarie;
– pag. 31: ricodifica dei distretti e degli ambiti di scelta dei medici di base e dei pediatri;
– pag. 33: per esenzione ticket rivolgersi ai distretti fino al 30/7/2017;
– pag. 105: proroga dei piani di zona fino al 31/12/2018;
– pag. 107: Si SOSPENDE l’accreditamento delle strutture del sistema sociosanitario veneto per tutto il 2017. nessun ospedale di comunità potrà essere attivato;
– pag106: si centralizza l’erogazione delle impegnative di domiciliarità;
– pag. 115 elenco Hospice divisi per le nuove Ulss. Sono proprio pochi!
– pag. 116: elenco ospedali di comunità e urt per Ulss. Sono proprio pochi!
– pag 119 : elenco dei 52 ospedali pubblici
– pag 121: elenco dei 29 ospedali privati: tra pubblici e privati a Verona ci sono 15 ospedali! non male!
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4 gennaio 2016