Come prevedibile le nuove Linee guida con le disposizioni tecniche per attrezzatura e personale delle ambulanze veterinarie stanno sollevando le reazioni più diverse. Di seguito riportiamo le prese di posizione, con argomentazioni opposte, della Lav e del Sivelp. Leggi anche l’articolo che illustra le linee guida sul nostro sito
La Lav attacca le Linee guida del Ministero della Salute che, di fatto, obbligano al fermo i pochissimi mezzi attrezzati. Appello al ministro Lorenzin perché siano riviste
Per soccorrere un umano ferito non è obbligatoria la presenza di un medico a bordo dell’ambulanza. Per aiutare un cane o un gatto diventa incredibilmente obbligatoria la presenza di un veterinario sul mezzo di trasporto. E’ quanto denuncia la LAV che chiede al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin la modifica delle Linee Guida relative alle attrezzature delle autoambulanze veterinarie e ai requisiti del personale adibito al soccorso e al trasporto degli animali, emanate dalla Direzione Generale dello stesso Ministero.
“Questo obbligo di fatto blocca le uscite dei già pochi mezzi di soccorso veterinario e disincentiva la creazione di altre ambulanze per animali – dice Gianluca Felicetti, presidente della LAV – ovviamente l’ambulanza con personale preparato deve essere collegata ad almeno una struttura veterinaria ma questa assurda decisione da casta rischia invece di sfavorire proprio l’impiego di nuovi veterinari negli ambulatori pubblici e privati”.
Riguardo poi al punto che prevede la promozione di “percorsi formativi degli operatori”, considerando l’assenza di fondi stanziati da parte del Ministero della Salute, “questo sarà fonte certa di ostracismo da parte dei Servizi Veterinari Asl che non potranno o vorranno promuoverli, giustificandosi con l’assenza di risorse e tempo per metterli in atto”. Per questi motivi la LAV invita il Ministro Lorenzin a correre ai ripari e modificare il testo, equiparando queste Linee guida a quelle per il soccorso umano, e anticipando così le Interrogazioni parlamentari in tal senso e ricorsi al TAR. Quotidiano.net
Il Sivelp: Ambulanza sì, veterinario no! Dove non è previsto lo specialista chi stabilisce cure e interventi d’emergenza?
L’ambulanza, nel significato moderno del termine, è un veicolo a motore permanentemente adibito al primo soccorso e trasporto di feriti o malati (Wikipedia).
Da cui si desume che l’ambulanza veterinaria sia destinata a trasportare animali feriti, malati e che potrebbero comunque e sempre richiedere soccorso.
Il Ministero ha predisposto le sue linee guida, escludendo l’obbligo di medico veterinario a bordo, se non per quelle adibite al “soccorso”, che dovranno avere requisiti e dotazioni specifiche. Chi stabilirà se l’animale ha bisogno di sedazione, prime cure, interventi di emergenza, precauzioni nel trasporto? Non certo un veterinario che non c’è! Non certo l'”ammalato”…
Con buona pace dell’incolumità e sicurezza dell’animale, degli stessi operatori e dell più elementari precauzioni nello spostare animali feriti o malati. Magari trovati per strada; non si tratta di un taxi-dog!. E certamente con scarsa attenzione alle possibili cutele nel trasporto di fauna domestica o selvatica di cui spesso non si conosce nulla dei trascorsi antecedenti l’evento, potenzialmente portatori di infezioni o infestioni per le quali sarebbe raccomandabile la professionalità del medico veterinario. Tutto come previsto, l’emergenza rabbia non ha insegnato nulla. Basta vendere corsi!
Angelo Troi – SIVeLP
8 settembre 2014