Nel Regno Unito una parte rilevante della carne di pollo surgelata venduta da catene come Lidl, Asda e Iceland potrebbe contenere batteri resistenti ad antibiotici – i fluorochinoloni – che, secondo l’Oms, dovrebbero essere utilizzati con estrema parsimonia, perché sono gli unici verso i quali c’è ancora una discreta sensibilità e per questo sono chiamati ‘antibiotici di ultima istanza’. Ma uno dei principali fornitori dei supermercati britannici, l’azienda polacca SuperDrob, che è ai primi posti per produzione appunto di pollo nel Paese, evidentemente utilizza questi farmaci. Lo ha scoperto il sito The Bureau of Investigative Journalism, che ha condotto un’indagine sul campo, raccogliendo numerosi campioni dai liquami degli allevamenti che riforniscono SuperDrob, inviati all’Università di Oxford per un’analisi dettagliata. Il risultato è stato una positività preoccupante proprio per i fluorichinoloni, mista alla presenza di vari ceppi di Salmonella resistenti a diversi farmaci
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