Dopo aver incassato a luglio una sconfitta “politica” più che tecnica (69 voti contro i 67 contrari), l’Unione Europea intende sfidare la messa a punto di un Limite Massimo di Residuo (LMR) per la sostanza nella carne.
La sostanza che aumenta la massa magra ed il peso dei capi di bestiame – era bandita in Europa dal 1996, e recentemente anche EFSA si era espressa contro, come già documentato da queste colonne. Seguendo un certo ragionamento: siccome non sappiamo molto sulla sicurezza d’uso della sostanza, promotore della crescita con implicazioni non solo per la sicurezza alimentare – ma anche per il benessere animale, dichiariamo che attualmente non è possibile stabilire con certezza un Limite Massimo di Residuo (LMR o in inglese, MRL) sicuro per i consumatori. Questo fino a qualche mese fa (Luglio). Quando il Codex Alimentarius –organo congiunto FAO e WTO- ne ha stabilito uno con la ben nota frattura tra fautori ed oppositori ed un voto vinto per una manciata di preferenze.
Tale rottura entro il processo decisionale Codex è stata pesante: anche perché solitamente in caso di controversie scientifiche, si cerca di decidere per consenso e non ai voti, che semmai magnificano la dimensione politica e non scientifica del tema. Ma in questi stessi giorni John dalli, Commissario Europeo per la Salute e i Consumatori, ha dichiarato che non intende lasciare nulla di intentato per risolvere la cosa a favore delle produzioni UE. Che potrebbero essere fortemente penalizzate da ritorsioni commerciali qualora l’Europa decida una messa al bando della carne alla ractopamina, come del resto era già successo con la carne agli ormoni USA. In particolare durante un incontro con i ministri dell’Agricoltura europei, la Presidenza cipriota ha chiesto ai rappresentanti nazionali di completare un questionario per verificare le possibilità di un piano di azione. Obiettivo: tutelare meglio la salute dei consumatori europei ed il benessere animale.
Generalmente lo stabilire un LMR serve – in caso di diatribe commerciali alla WTO – per decidere sulla legittimità di divieti all’import o sanzioni/barriere commerciali.
sicurezzaalimentare.it – 1 ottobre 2012