Mentre si discute accanitamente di contratti di ingresso e dell’ipotesi di sospendere per un triennio l’articolo 18 per le nuove assunzioni, con l’anno nuovo è scattata la norma che regola l’impugnazione del licenziamento ritenuto illegittimo. È infatti scaduta la moratoria dell’entrata in vigore dell’articolo 32 della legge 183/2010, il cosiddetto Collegato lavoro, che ha posticipato i nuovi termini per chi non aveva impugnato entro il 23 gennaio 2011. Ora dal primo gennaio scattano i nuovi termini che prevedono che l’impugnazione del licenziamento debba avvenire immediatamente o entro 60 giorni dalla comunicazione scritta del datore di lavoro. Rispetto al passato i tempi sono molto ristretti perché la decadenza poteva arrivare fino a cinque anni.
Tra l’altro la Corte costituzionale ha stabilito l’indennità massima in dodici mesi di retribuzione. Leggi tutte le novità nel servizio della Stampa
16 gennaio 2012