Tavolo specifico sul precariato nel Ssn il prossimo 6 giugno. La COSMeD ha ricordato che il precariato in sanità costituisce una vera e propria emergenza
Coerentemente con gli impegni assunti nel protocollo del 4 maggio, si è insediato lo scorso 29 maggio il tavolo tra datori di lavoro (Stato – Regioni – Enti locali) e confederazioni generali sulle problematiche del precariato attivando distinti gruppi di lavoro per area. Il Servizio Sanitario Nazionale avrà un tavolo specifico che, a partire dal prossimo 6 giugno, dovrà affrontare la questione del precariato in sanità con un confronto con i rappresentanti delle Regioni.
La COSMeD ha ricordato che il precariato in sanità costituisce una vera e propria emergenza essendo al momento indispensabile per mantenere i livelli essenziali di assistenza in molti settori ed in particolare in quello della emergenza-urgenza. Determinate forme di lavoro precario (co.co.co, contratti libero professionali) devono essere definitivamente superate in quanto spesso non compatibili con il ruolo, la funzione e la dignità dei medici e delle professioni specialistiche sanitarie.
La proposta del Ministero della funzione pubblica è quella di sottoscrivere un accordo ponte che proroghi i rapporti atipici in atto, consentendo alle amministrazioni di mantenere il personale in servizio.
La posizione di COSMeD, più volte ribadita, è il superamento progressivo del precariato dando garanzie contrattuali a tutti i dipendenti a tempo determinato e avviando un percorso formativo che accompagni il rapporto a tempo determinato fino alla successiva stabilizzazione.
A distanza di 10 anni è ora che veda la luce quel decreto, previsto dalla legge Biagi, che deve identificare le forme di lavoro flessibile applicabili nel Servizio sanitario nazionale per porre fine ad una giungla di tipologie contrattuali che di fatto divide ed emargina i giovani laureati.
La delegazione COSMeD
4 giugno 2012