Sono stati abbattuti dal Servizio Veterinario dell’Asp di Agrigento i due cani di razza corsa che il pomeriggio del 21 aprile scorso hanno massacrato e ucciso un campobellese di 73 anni.
La vittima, Calogero Profeta, si trovava in campagna, in contrada Borginissimo, quando gli animali non gli hanno lasciato scampo.
Il sequestro sanitario disposto per 10 giorni ha rivelato il più alto grado di aggressività dei cani killer. Il cosiddetto “profilo morsicatore” è pari ad una “gravità 3” ovvero il massimo del punteggio.
Ai veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale non è rimasto altro da fare che iniettare una sostanza letale ai cani corsi. Il commissario che amministra il Comune di Campobello di Licata ha poi emesso un’ordinanza che ha obbligato il proprietario degli animali alla loro sepoltura.
A questa estrema soluzione si erano opposte sin dall’inizio alcune associazioni animaliste che si erano rivolte al Ministero della Salute. Il dicastero aveva proposto un percorso di recupero con l’assistenza di esperti in psicologia animale.
Intanto proseguono le indagini dei carabinieri di Campobello di Licata che hanno sentito numerosi proprietari terrieri nelle vicinanze del luogo dove è accaduta la tragedia. Ed alcuni di essi hanno confermato l’aggressività dei cani che in vari casi avevano tentato di scagliarsi violentemente contro i loro cuccioli.
Nel registro delle notizie di reato, per omicidio colposo, sono stati iscritti 2 campobellesi, padre e figlio, rispettivamente di 51 e 27 anni; il primo proprietario del terreno dove erano allevati i cani, il secondo come colui che materialmente pensava ad accudirli
Canicattiweb.com – 7 maggio 2012