Il Professional day scalda i motori: 27 fra ordini e collegi in 106 province si stanno attivando per arrivare a coinvolgere circa 700 mila professionisti.
La manifestazione che si terrà a Roma all’Auditorium di santa Cecilia, il prossimo 1° marzo, è quindi partita e sta raccogliendo consensi con l’adesione già registrata delle grandi città. A metterla in moto il Cup, il Comitato unitario delle professioni, con la collaborazione del Pat, i professionisti di area tecnica e dell’Adepp, l’Associazione degli enti di previdenza privati, senza escludere la partecipazione di tutte le rappresentanze sindacali e dei giovani professionisti esistenti.
Due gli obiettivi: riunire a Roma e in tutte le sedi collegate via web il più alto numeri di professionisti e presentarsi così compatti di fronte ai rappresentanti della politica e delle istituzioni per dire agli italiani che i professionisti rendono un servizio al Paese e che le riforme per far ripartire l’economia sono altre. Oltre alla sede capitolina saranno collegate centinaia di sedi territoriali e provinciali di tutti gli ordini e collegi. Parte attiva in questo senso la faranno, quindi, tutti i Cup di ogni area e categoria già in moto per radunare in ogni sede il più alto numero di colleghi di tutti i comparti, mettendo a disposizione sale convegni o palazzetti sportivi.
La manifestazione prende lo spunto dagli ultimi provvedimenti, ben 5 manovre negli ultimi sei mesi, che si sono succeduti senza soluzione di continuità e che sono andati a colpire in maniera indiscriminata e ingiustificata tutto il mondo delle professioni. Ecco perché, l’obiettivo del professional day è soprattutto quello di far capire ai principali interlocutori, cioè i cittadini, il ruolo fondamentale svolto nel servizio al paese, convinti che la strada da seguire sia un confronto aperto e rispettoso delle singole competenze. La giornata di marzo vuole soprattutto chiudersi con la presentazione di proposte condivise. ItaliaOggi seguirà da vicino l’iniziativa e proprio il primo marzo distribuirà gratuitamente il libro Professionisti, privilegiati, parassiti scritto da Rosario De Luca.