Brunelli: «Dalle malghe sono scesi fino alle contrade e presto ce li troveremo in stalla». Altra vitella predata dai lupi nella notte fra giovedì e venerdì nel Vajo del Latin, a 200 metri dalle abitazioni di Velo.
Apparteneva all’allevatore Gilberto Tezza che ha la stalla in località Frulle e aveva affittato un prato nel vajo per tenere le manze all’esterno per questi ultimi giorni d’autunno: «L’ho travata proprio il mattino che ero andato per riportare le bestie in stalla: delle cinque che erano al pascolo ne mancava una, la più piccola di 8 mesi, sbranata quasi completamente. Ho altre 40 manze all’aperto tra Frulle, Campe e Azzarino», rivela, «ma le devo rinchiudere tutte se non voglio trovarmi altre sorprese».
Gli agenti del Comando stazione di Bosco Chiesanuova che hanno eseguito i rilievi confermano che si tratta di predazione da lupo: «Purtroppo dalla carne consumata fra giovedì e venerdì viene il sospetto che non siano più solo i due cuccioli dell’anno scorso in dispersione. Qui probabilmente c’è stata una predazione della madre con i cuccioli e se dovesse essere così sarebbe molto grave perché sarebbe l’avvio di un imprinting verso i capi domestici che non si dovrebbe conciliare con l’indole del lupo, che prima deve predare selvatici e raramente orientarsi su animali domestici. Se dovesse esser il contrario, la situazione per il futuro sarebbe davvero difficile da gestire. Occorre che gli allevatori pensino a ricoverare i capi durante la notte o quanto meno a recintarli».
Ma sono discorsi che nell’assemblea di allevatori, che si è convocata spontaneamente a mezzogiorno di ieri davanti al municipio tra i residenti a Velo, non si accettano. Il sindaco Mario Varalta ha messo a disposizione la sala civica ed è intervenuto con i suoi consiglieri manifestando la sua preoccupazione «perché oltre al danno agli allevatori, siamo anche di fronte a un pericolo palese per i ragazzi che di mattino presto sono alle fermate dei bus per scendere alle scuole in città. La gente è allarmata e intimorita», ha premesso chiedendo ai presenti di far sentire la propria voce e illustrare i propri problemi.
«Sono quelli che avevamo previsto», ha esordito Ivano Brunelli, che la scorsa estate ha avuto una decina di vitelle predate a malga Moscarda, «perché dalle malghe i lupi sono scesi ai prati attorno alle contrade e fra un paio di settimane ce li troveremo in stalla. Siamo preoccupati perché noi teniamo le stalle aperte e incontrare i lupi non è una bella prospettiva».
Marcello Brunelli, con la stalla proprio in paese lamenta: «Non siamo ascoltati. Pretenderebbero che recintassimo tutto, che chiudessimo le contrade per liberarci dei lupi».
Una mamma ha detto chiaramente di non poter chiedere ai suoi bambini di giocare in casa dopo le cinque di sera perché il lupo potrebbe girare per la contrada. «Mettiamo una guardia forestale che giri per le contrade e ci tuteli dai lupi, visto che ci sono i soldi del progetto per difenderci», ha suggerito Anna Baltieri, un’idea che la maggioranza ha accolto con qualche mugugno.
Il suo timore? Non ci sono garanzie che i lupi siano indenni da malattie, rabbia in modo particolare, visto che non sono controllati. In realtà, i monitoraggi di Forestale e guardiaparco sono continui e dagli escrementi finora raccolti non risultano esserci patologie di nessun tipo a carico degli esemplari della Lessinia.
Ma il timore di più d’una persona è per i danni non solo agli allevamenti ma anche al turismo: «I piazzali di San Giorgio, che erano sempre pieni nel fine settimana, da quest’anno sono vuoti. La gente ha paura dei lupi e va altrove: ci rimettono allevatori, ristoratori e cacciatori: Non si vedono più in giro caprioli e camosci. Se portassimo uno squalo in spiaggia, chi andrebbe più a fare il bagno?» si è chiesto qualcuno.
«Mi farò carico delle vostre proteste agli organi superiori», ha concluso il sindaco, annunciando altre iniziative e invitando a segnalare al numero 1515, ai carabinieri e al Comune anche solo gli avvistamenti: «Così potremmo contare su un maggior controllo del nostro territorio».
Vittorio Zambaldo – L’Arena – 17 novembre 2015