I medici si vendono gli alberghi. All’asta tre strutture. Base di partenza fissata a 24,2 mln
L’obiettivo è quello di fare cassa nel minor tempo possibile. Di questi tempi, del resto, si tratta di una strategia che accomuna tutte le istituzioni, pubbliche o private che siano. E così anche i medici italiani stanno provando a ricavare nuova linfa finanziaria. In particolare si sta muovendo la fondazione Enpam, ovvero l’ente nazionale di previdenza e assistenza dei camici bianchi nostrani.
La leva che si intende utilizzare, come spesso accade, è quella della cessione sul mercato di parte del proprio mattone. Quello che magari non ci aspetterebbe è trovare all’interno del patrimonio immobiliare di un ente previdenziale come l’Enpam, presieduto da Alberto Oliveti, addirittura tre alberghi, di cui uno extralusso. Ebbene, sono proprio queste tre strutture che la fondazione adesso ha deciso di mettere all’asta. La base di partenza, complessivamente, è di 24 milioni e 233 mila euro, ma è evidente che l’Enpam punta a incassare un po’ di più. Certo, come in tutte le operazioni di questo tipo c’è l’incognita di un mercato immobiliare che sta vivendo un periodo a dir poco difficile. Al punto che si è sempre costretti a fare i conti con lo spettro di una svendita. Rischio inevitabile, quando si ha l’esigenza di incassare in tempi brevi.
Tornando al pacchetto messo all’asta, non c’è dubbio che il «gioiello» sia rappresentato dal Grand Hotel Orologio, situato ad Abano Terme (Pd) e proposto a una base d’asta di 15 milioni e 575 mila euro.
Dalla corposa documentazione predisposta dall’Enpam, si apprende che si tratta di un complesso alberghiero «cinque stelle lusso», che un tempo faceva parte della catena «Leading Hotels in the world». In più si compone di un «nucleo originario, eretto alla fine del 1700 dai marchesi Dondi dell’Orologio, e di ampliamenti che nel corso degli anni si sono susseguiti». L’albergo, inoltre, risulta essere stato in attività fino al 6 marzo 2000. L’ultima gestione dell’attività, «in capo alla società Folchi-Rinaldi, è fallita e tutti i beni, ivi compresi gli arredi e gli impianti, sono stati sottratti a seguito di procedura fallimentare». Adesso non resta che attendere le reazioni del mercato, per un complesso che si sviluppa su un’area di circa 46.450 metri quadri ed è dotato di 165 camere e 13 suite (di cui 4 imperiali). Gli altri due alberghi in via di cessione, invece, sono entrambi ubicati in Montegrotto Terme (Pd). Il primo è l’Hotel Caesar Terme, messo all’asta per 4 milioni e 910 mila euro. In questo caso parliamo di un 4 stelle, attualmente chiuso, che si sviluppa su un’area di 24.247 metri quadri. Il secondo è l’Hotel Montecarlo, che sorge su un lotto confinante con l’area archeologica di Montegrotto, in pratica un complesso termale risalente all’epoca romana imperiale. In questo caso la base d’asta è di 3 milioni e 748 mila euro.
ItaliaOggi – 11 febbraio 2013