La Stampa. Via libera dell’Ema – Agenzia europea del farmaco – al vaccino AstraZeneca per le persone dai 18 anni in su. «Una notizia incoraggiante», ha subito commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza. «La battaglia contro il virus è ancora complessa, ma avere a disposizione un altro vaccino efficace e sicuro ci da più forza nella campagna di vaccinazione».
«La raccomandazione odierna sottolinea il valore del vaccino Covid-19 di AstraZeneca – dichiara Pascal Soriot, amministratore delegato di AstraZeneca – Non è solo efficace e ben tollerato, ma anche facile da somministrare e, cosa importante, protegge completamente da malattie gravi e ricoveri. Siamo profondamente grati all’Università di Oxford, ai partecipanti agli studi clinici e ai colleghi per il loro incrollabile impegno nel fornire questo vaccino salvavita a milioni di europei». «La raccomandazione dell’Agenzia europea per i medicinali – aggiunge il professor Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group e capo investigatore sugli studi sui vaccini di Oxford – è una pietra miliare importante per estendere l’accesso al vaccino Oxford/AstraZeneca nella nostra regione e fornire ulteriore sostegno che, dopo il rigoroso controllo delle autorità di regolamentazione, il vaccino può essere utilizzato per proteggere le popolazioni dalla pandemia di coronavirus».
Per l’Ema il vaccino di AstraZeneca può essere utilizzato anche per gli over 55 «anche se non ci sono ancora molti dati poiché la maggior parte dei partecipanti ai test avevano un’età compresa tra i 18 e i 55 anni». Lo si legge sempre nella nota dell’Ema. Nonostante questo, in base alle esperienze già acquisite e alle «informazioni affidabili» disponibili finora, «gli esperti scientifici dell’Ema considerano che il vaccino possa essere utilizzato anche negli adulti più anziani».
La rassicurazione sullo Pfizer–BioNTech
Intanto la stessa Ema, nel suo primo rapporto sulla sicurezza dal lancio del vaccino, ha concluso che la vaccinazione con il Pfizer-BioNTech non ha alcun collegamento con i decessi post-vaccinazione segnalati, e nessun nuovo effetto collaterale. L’Ema ha analizzato i decessi, compresi quelli di anziani fragili, e ha concluso che «i dati non mostrano un collegamento tra la vaccinazione» con il Comirnaty (il nome del vaccino Pfizer-BioNTech) «e non destano preoccupazioni per la sicurezza».
L’aggiornamento sulla sicurezza del vaccino, spiega l’Agenzia europea del farmaco, si basa sui «dati raccolti e valutati dall’autorizzazione di Comirnaty» in poi, «inclusi quelli di EudraVigilance (il database centralizzato dell’Ue sui sospetti effetti collaterali) e i dati ricevuti da altre fonti, compreso il rapporto mensile dell’azienda sulla sicurezza, richiesto per i vaccini Covid-19».