Le difficoltà di approvvigionamento dei farmaci veterinari contro la Leishmaniosi continuano a crescere in Europa. Per questo motivo, Anmvi ha segnalato il problema al Ministero della Salute, chiedendo una lista pubblica di trasparenza dei farmaci carenti, così da prevenire acquisti illegali online
In Europa, la carenza di farmaci veterinari antiprotozoari contro la Leishmaniosi, come quelli contenenti Meglumina Antimoniato, sta spingendo i proprietari di animali domestici a rivolgersi sempre più frequentemente a canali online illegali. L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi) ha chiesto al Ministero della Salute di pubblicare con urgenza una lista di trasparenza dei farmaci carenti, per arginare il problema e garantire la disponibilità di questi medicinali essenziali per la sanità animale e la salute pubblica.
La situazione
In molti Paesi europei – Austria, Francia e Germania – e anche in Italia, si registra una grave difficoltà di approvvigionamento di medicinali veterinari antiprotozoari, in particolare quelli contro la Leishmaniosi. Di conseguenza, si sta diffondendo il ricorso illegale da parte di proprietari di animali a canali online per procurarsi la terapia. Molte segnalazioni di questa situazione, sia da parte dei proprietari che dei medici veterinari stessi, sono arrivate all’Anmvi. Per far fronte al problema, riscontrato ormai da tempo, i veterinari chiedono l’adozione di una lista di trasparenza dei farmaci carenti.
Le richieste
Il Presidente dell’Anmvi Marco Melosi ha informato il Ministero della Salute dell’intensificarsi delle segnalazioni al riguardo, oltre che di evidenze, emerse dai social, che indicano una diffusa propensione tra i proprietari di sopperire le carenze di mercato attraverso canali online, pur trattandosi di medicinali veterinari soggetti a prescrizione veterinaria obbligatoria e non acquistabili legalmente attraverso la rete.
Le difficoltà di approvvigionamento riguardano, in particolare, prodotti autorizzati in commercio contenenti il principio attivo Meglumina Antimoniato. L’Associazione spiega che si tratta di prodotti utilizzati contro la Leishmaniosi, una zoonosi di rilevante interessa per la salute animale e di tutti.
“Siamo consapevoli che al medico veterinario è consentito l’approvvigionamento in altri Paesi UE – ha fatto notare il Presidente Anmvi – tuttavia, risulta evidente la necessità di disporre di questi medicinali, essenziali, sul territorio italiano, nei tempi più brevi e in quantitativi adeguati al fabbisogno di protezione della popolazione canina presente in Italia, nelle famiglie e negli stabilimenti di detenzione (canili/rifugi)”.
Nel richiamare gli obblighi informativi delle aziende titolari di Aic (art.16, comma 5 del Decreto Legislativo 7 dicembre 2023, n.218), Melosi ha osservato anche che – al momento – all’inoltro della Scheda di segnalazione carenze medicinali veterinari, disponibile sul sito salute.gov non fa seguito alcuna comunicazione pubblica.
Infine, nelle more di una iniziativa del Ministero della Salute, la nota dell’Anmvi conclude auspicando la sollecita adozione di una “lista di trasparenza” dei medicinali carenti, secondo quanto annunciato in più occasioni dalla (ex) Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, sulla scia di alcuni Paesi europei (es. Francia). Per l’Associazione, la pubblicazione delle interruzioni di fornitura temporanea concorrerebbe ad arginare il rischio di approvvigionamento illecito.