Saccomanni: “Ridurremo gli oneri fiscali su lavoro e imprese per rilanciare gli investimenti invertendo la tendenza della spesa corrente”. Dalle bozze in circolazione emerge l’impianto della Service Tax, mentre le detrazioni sul lavoro salgono a 1.450 euro. Sulla sanità forbici da 4,15 miliardi in tre anni
Un taglio alla sanità da 4,15 miliardi nel corso del prossimo triennio. Poi l’allentamento del patto di Stabilità interno che riguarda gli enti locali, la definizione del meccanismo d’imposta che sostituirà la Tares e raggrupperà i servizi erogati dai Comuni. E ancora la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, per finanziare la quale sarà necessario – tra le altre cose – aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie di due punti percentuali. E’ questo l’insieme di misure contenute nelle bozze in circolazione sulla Legge di Stabilità, che verrà discussa domani dal Consiglio dei Ministri. Misure che per il titolare dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, che hanno “l’obiettivo di rilanciare la crescita, ridurre gli oneri fiscali sul lavoro e imprese e rilanciare gli investimenti quindi inversione della tendenza della spesa corrente e rilanciare la spesa per investimenti”. E’ stato proprio lui a promettere, prendendo parte all’Eurogruppo, che la legge avrà anche misure per “un allentamento del patto di stabilità per i comuni, per dare più risorse a favore di progetti quali il contrasto al dissesto idrogeologico e l’edilizia scolastica”.
Patto di stabilità allentato. Secondo una prima bozza della legge, nel decreto dovrebbe rientrare l’esclusione del patto di stabilità interno “al fine di consentire agli enti locali nel 2014 e 2015 i pagamenti in conto capitale”. Dalla norma si calcolano oneri “sull’indebitamento e sul fabbisogno di 1.000 milioni di euro per l’anno 2014 e di 1.000 milioni per l’anno 2015”: di fatto le maglie del patto dovrebbero essere allargate di 2 miliardi. Nella bozza si legge anche che Regioni ed enti locali non potranno più ricorrere ai derivati. Finora il blocco al ricorso alla finanza derivata era temporaneo, in attesa di un regolamento, ma con la legge di stabilità diventerebbe definitivo. Nel provvedimento sono anche inseriti nuovi tetti alla spesa delle Regioni, per gli anni 2014-2017, per un importo complessivo di 1 miliardo.
La sanità, taglio da 4,15 mld. Il ministro delle Finanze si è detto ottimista su un accordo con le Regioni sui tagli alla spesa sanitaria. “Siamo in contatto con i presidenti e penso che alla fine si troverà una soluzione equa per tutti”. In mattinata il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, aveva lanciato il grido d’allarme: con tagli dell’entità paventata “il sistema salterebbe”. Nonostante queste parole, dalla bozza emerge che ci saranno tagli per 4,15 miliardi al Fondo sanitario nazionale per i prossimi tre anni. Nel dettaglio, la riduzione del livello del finanziamento dovrebbe essere di 500 milioni di euro per il 2014; di 1.040 milioni di euro per il 2015 e 1.110 milioni di euro a decorrere dal 2016. La bozza del ddl prevede anche la “rideterminazione dei tetti della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera (dal 11,35 all’11,3 per cento e dal 3,5 al 3,3)”, con un “effetto finanziario complessivo 220 milioni di euro annui a decorrere dal 2014”. Allo stesso tempo viene stabilita anche la “riduzione dei tetti per le prestazioni di assistenza ospedaliera e specialistica acquistate dagli erogatori privati accreditati”, con un “effetto finanziario 280 milioni di euro annui a decorrere dal 2014”.
Taglio 10% straordinari pubblica amministrazione.”Per le amministrazioni statali, compresa la Presidenza del Consiglio dei ministri, la spesa per le prestazioni di lavoro straordinario va ridotta, rispetto alle risorse finanziarie allo scopo assegnate per l’anno finanziario 2013, del 10% a decorrere dall’anno 2014″.
Contratti bloccati fino al 2014 anche per il personale del Ssn
Il blocco dei contratti nel pubblico impiego relativo al triennio 2010-2012 viene esteso fino al 31 dicembre 2014. Nel ddl si precisa che la norma è estesa anche la personale del servizio sanitario nazionale.
Giù il cuneo fiscale. Pur senza queste sforbiciate, a giudicare dalle bozze in circolazione nella Stabilità dovrebbero trovare gli sgravi all’Irap, sotto forma di deduzioni, sui neo assunti fino a 15 mila euro l’anno per ogni dipendente. La riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, d’altra parte, resta una priorità per il Paese invocata da sindacati e per il ministro Flavio Zanonato sarà la “spending review, soprattutto con le spese statali” a finanzarlo. L’obiettivo è “arrivare più in alto possibile, 5 miliardi o qualcosa di più”. Stando al testo in circolazione, la detrazione ‘base’ riconosciuta ai lavoratori dipendenti potrebbe salire da un valore di 1.338 a 1.450 euro. Il meccanismo, che prevede una riduzione dello ‘sconto’ in proporzione al reddito, si annulla attorno ai 55.000 euro, mentre rimane immutato lo sconto per chi non supera gli 8.000 euro. Quanto invece agli ammortizzatori sociali, per la cassa integrazione in deroga è previsto un rifinanziamento da 600 milioni nel 2014, mentre si estende fino al 2014 il blocco dei contratti della Pubblica Amministrazione. A quest’ultima è chiesto anche il risparmio del 10% sui pagamenti degli straordinari.
Contributo da pensioni d’oro. Arriva il contributo di solidarietà: dal 2014 e per un periodo di tre anni, sugli importi dei trattamenti pensionistici superiori a 100.000 euro lordi annui, sarà dovuto un contributo di solidarietá pari al 5 per cento (della parte eccedente i 100 mila) fino a 150.000 euro. Il contributo salirà al 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro e al 15 per cento per la parte eccedente 200.000 euro. Le pensioni oltre sei volte il trattamento minimo Inps, ossia quelle pari a 3.000 euro non verranno rivalutate nei prossimi tre anni. Anche quelle inferiori, a partire dai 1.500 euro, avranno una rivalutazione automatica inferiore rispetto a quanto previsto oggi. Nella bozza della legge di stabilità, si legge infatti che verranno rivalutate del 100% quelle fino a 1.500 euro; del 90% quelle fino a 2.000 euro; del 75% quelle fino a 5 volte. Per quelle tra i 2.500 e i 3.000 euro la rivalutazione sarà del 50%, oltre tale soglia verranno bloccate.
Tassa sulle rendite e “Trise”. Nelle bozze in circolazione emerge la definizione delle imposte che sostituiranno la Service Tax: “E’ istituito in tutti i comuni un tributo sui servizi comunali, denominato TRISE che si articola in due componenti: la prima, a copertura dei costi per la gestione dei rifiuti urbani (TARI); la seconda, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni (TASI)”, si legge nel testo. L’aliquota di base della Tasi (cioè della tassa sui servizi indivisibili della casa) è fissata all’1 per mille. E’ quanto si legge nella bozza della legge di stabilità, che invece abolisce definitivamente l’Imu sulla prima casa. La Tasi è una delle due componenti della nuova Trise, l’altra è la Tari e rappresenta l’imposta sui rifiuti. La tassa sulle rendite finanziarie passerebbe invece dal 20% al 22%; in coda a questo provvedimento è previsto anche il passaggio dall’1,5 all’1,65 per mille, dal 2014, dell’imposta di bollo sulle comunicazioni relative a prodotti finanziari.
Fondi per l’editoria. Nel provvedimento che domani sarà sul tavolo del Cdm “è istituito un fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria con dotazione di 50 milioni di euro per il 2014, 40 milioni di euro per il 2015 e 30 milioni di euro per il 2016”. E’ quanto si legge nella bozza della legge di Stabilità. Il è destinato: “All’incentivazione all’avvio di nuove imprese editoriali attribuendo 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016; al sostengo alle ristrutturazioni aziendali e agli ammortizzatori sociali attribuendo 30 milioni di euro per il 2014, 20 milioni di euro per il 2015 e 10 milioni di euro per il 2016”.
Perdite su crediti deducibili in 5 anni per banche e assicurazioni. Per banche e assicurazioni svalutazioni e perdite sui crediti torneranno a essere deducibili in cinque anni.
Specializzazione medici passa da 5 a 4 anni. – Il periodo di specializzazione dei medici si riduce di un anno, passando da 5 a 4 anni, a decorrere dall’anno accademico 2014-2015.
250 mln per social card, anche a stranieri. Il Fondo per la social card è incrementato di 250 milioni di euro per il 2014. La bozza precisa che la carta acquisti non è più riservata solo ai cittadini italiani ma a “cittadini italiani o comunitari ovvero familiari di cittadini italiani o comunitari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo”.
Prima che emergessero le bozze della Stabilità, Enrico Letta ha ribadito che l’Italia “è un Paese con i conti in ordine. E la legge di Stabilità confermerà che il debito e il deficit scendono. Quindi il nostro Paese è credibile per chiedere in europa politiche per la crescita”. Il premier ha rassicurato sui contenuti della manovra nel suo complesso: “La legge di stabilità sarà pluriennale perché vogliamo intervenire sul lungo periodo, per tre anni per dare certezze a imprenditori e lavoratori”.
Repubblica – 14 ottobre 2013