I tagli previsti sono pari a 600 milioni per il 2013 e 1 miliardo annuo a decorrere dal 2014, a cui si sommano i tagli dell’ultima manovra Tremonti. Per la senatrice “l’ottica del risparmio non deve colpire i più fragili, ai quali deve essere comunque assicurata la qualità e la continuità delle cure”.
“C’è una forte preoccupazione, espressa all’unanimità dalla commissione Igiene e Sanità del Senato che ha accolto la nostra posizione, riguardo al taglio al Fondo al Servizio sanitario nazionale nella misura di 600milioni di euro per il 2013 e di 1.000milioni di euro annui a decorrere dal 2014, taglio che poi si somma a quello dell’ultima misura estiva del ministro Tremonti e che rischia di compromettere l’intera sostenibilità del Ssn”. A dichiararlo la senatrice Fiorenza Bassoli, capogruppo Pd in commissione Sanità del Senato.
“La nostra preoccupazione – spiega Bassoli – è che le misure previste nella Legge di stabilità rischiano di portare il sistema al collasso se non si interviene in particolare su alcuni settori fondamentali come quello della ricerca dove la riduzione di spesa molto consistente rischia di compromettere importanti passaggi innovativi nella qualità delle cure e nel comparto dei farmaci. Per colmare gravi deficit di assistenza abbiamo poi proposto di autorizzare una spesa di 400 milioni di euro per l’anno 2013 anziché di 200 milioni come attualmente previsto per gli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienze,inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica.E’ ormai cronaca quotidiana il grido d’allarme lanciato dai malati e dalle famiglie che chiedono di non essere lasciate sole ad affrontare gli effetti di patologie croniche gravi”.
Bassoli ricorda inoltre che è stato proposto al Governo, in merito allo svolgimento da parte dell’Inps di un piano di verifiche straordinarie nei confronti dei titolari dei benefici di invalidità civile, “di evidenziare quelle patologie, di natura cronica e con esiti stabilizzanti, per le quali non si ravvisa l’esigenza di sottoporre le persone che ne sono affette a ripetute verifichi e controlli”.
“L’ottica del risparmio – ha concluso la senatrice – non deve colpire i più fragili ai quali deve essere comunque assicurata la qualità e la continuità delle cure. In questi mesi abbiamo più volte indicato dove e come riorganizzare e ristrutturare il sistema salute del nostro paese, non ci siamo sottratti al lavoro certosino della ricerca degli sprechi e delle inefficienze, che pure sono presenti, ma non tolleriamo che questo comprometta seriamente la sostenibilità stessa del Sistema sanitario nazionale”.
quotidianosanita.it – 7 dicembre 2012