Il ddl stabilità è stato approvato dal Senato con 156 voti favorevoli, 12 voti contrari e 1 astenuto. Il testo passa ora all’esame della Camera. I gruppi di maggioranza hanno votato a favore. I senatori del Pd e del Terzo Polo sono rimasti in Aula ma non hanno partecipato al voto. Il neosenatore a vita, Mario Monti, ha debuttato ufficialmente al Senato. Il presidente Renato Schifani lo ha accolto con un «benvenuto di cuore». Schifani ne annuncia la nomina salutata dagli applausi dei senatori. Intanto il Consiglio dei ministri è convocato nella Sala del Governo di Palazzo Madama al termine delle votazioni sulla Legge di stabilità per l’approvazione della Nota di variazione al disegno di legge sul Bilancio.
Il Consiglio tornerà a riunirsi domani, sabato 12 novembre, a Palazzo Chigi intorno alle 18, comunque dopo il voto finale della Camera sulla legge di stabilità.
Monti sale al Colle, ma nessun colloquio con Napolitano
Ma quello dell’ex commissario Ue è un passaggio rapido a Palazzo Madama. Dal Senato, infatti, il preside della Bocconi si allontana in tarda mattinata per salire al Colle dove è in programma la tradizionale cerimonia per celebrare la giornata della ricerca sul cancro, presieduta dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Che stamane ha ricevuto la telefonata del presidente francese, Nicolas Sarkozy. Le agenzie battono subito la notizia dell’arrivo dell’ex commissario Ue al Quirinale facendo intravvedere la possibilità di un colloquio in vista di quel governo tecnico, a guida Monti, che dovrebbe nascere nelle prossime ore. Ma è la stessa presidenza della Repubblica a fugare i dubbi: nessun colloquio tra il capo dello Stato e il neosenatore a vita che è salito al Quirinale solo per ritirare della documentazione prima di far ritorno nell’aula del Senato.
Gentile: su iter maxiemendamento nessuna ingerenza da ispettori Ue
Oggi l’obiettivo è puntato sul ddl di stabilità e sul colpo d’acceleratore impresso al provvedimento. Proprio sull’iter del maxiemendamentoè arrivata la precisazione del sottosegretario all’Economia, Antonio Gentile. «Non c’è stata alcuna ingerenza esterna. Il Senato in commissione Bilancio – ha affermato Gentile – ha approvato i provvedimenti di concerto con Schifani su sollecitazione del presidente della Repubblica e del ministro Tremonti: non c’è stata nessuna ingerenza esterna. L’iter del maxiemendamento era iniziato prima dell’arrivo degli ispettori in Italia».
Doppia convocazione per il Consiglio dei ministri
Intanto il Consiglio dei ministri è convocato nella Sala del Governo di Palazzo Madama al termine delle votazioni sulla Legge di stabilità per l’approvazione della Nota di variazione al disegno di legge sul Bilancio. Il Consiglio tornerà a riunirsi domani, sabato 12 novembre, a Palazzo Chigi intorno alle 18, comunque dopo il voto finale della Camera sulla legge di stabilità.
La tabella di marcia per giungere a un nuovo esecutivo
Tornando a Monti, l’ex commissario Ue aveva incontrato ieri il capo dello Stato di ritorno dalla Germania dopo la nomina a senatore a vita. L’incontro è servito a Monti per esprimere al capo dello Stato il proprio ringraziamento per la nomina a senatore a vita e secondo le indiscrezioni per discutere gli impegni e la composizione del nuovo esecutivo che toccherà all’economista provare a formare. Secondo la tabella di marcia che vuole seguire Napolitano, le consultazioni inizieranno domenica dopo le dimissioni formali di Silvio Berlusconi che arriveranno domani sera dopo l’approvazione da parte della Camera della legge di stabilità. L’incarico verrebbe dato a Monti già domenica in modo che lunedì possa esserci il giuramento al Quirinale del nuovo governo. La corsa contro il tempo serve a rassicurare i mercati sull’adempimento degli impegni assunti dall’Italia in sede europea.
Ilsole24ore.com – 11 novembre 2011
Via libera in commissione Bilancio al ddl di stabilità, compreso nuovo emendamento “omnibus”.
Via libera della commissione Bilancio del Senato al ddl stabilità. Sono state approvate sia le proposte di modifica contenute nel maxiemendamento presentato dal governo, sia quelle del relatore, Massimo Garavaglia (Lega), che oggi ha aggiunto un emendamento omnibus ai tre presentati ieri. Domani il testo approda nell’aula di Palazzo Madama che lo licenzierà entro la giornata. Sabato passerà alla Camera per il via libera definitivo. Ieri il Governo aveva presentato tre maxiemendamenti con il pacchetto di misure chieste dall’Europa. Altri tre emendamenti erano stati presentati ieri dal relatore Garavaglia, che oggi ha aggiunto un emendamento “omnibus”. Leggi le misure degli emendamenti di ieri.
Gli ispettori della Ue e della Bce in visita al Senato
In visita al Senato, poi, gli ispettori della Ue e della Bce, in missione in Italia per il monitoraggio sullo stato di attuazione delle riforme annunciate. Il provvedimento, all’esame della commissione Bilancio del Senato, sarà approvato domani daì venerdì ed entro sabato anche dalla Camera.
La commissione ha dato già il via alle misure del governo
Via libera della commissione Bilancio del Senato ai maxiemendamenti del governo e alle modifiche di ieri del relatore. Quindi il requisito dei 67 anni nel 2026 per la pensione di vecchiaia, l’avvio del piano di dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico, il pacchetto lavoro, la mobilità per i dipendenti pubblici, la defiscalizzazione a favore delle società che realizzano opere pubbliche. Manca soltanto l’approvazione dell’ultimo emendamento del relatore contenente, tra l’altro, alcune misure settoriali.
Azzollini: abbiamo informato i commissari sull’andamento del lavori
«Il dialogo è stato normale. Abbiamo informato i commissari sull’andamento dei lavori sul ddl stabilità», ha detto il presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini. Nell’incontro c’è stata, ha proseguito Azzollini, una «grande serenità e collaborazione».
Arrivano 150 milioni per la “legge mancia”, dopo l’incontro con gli ispettori Ue
Con l’emendamento “omnibus” del relatore, arrivano 150 milioni per rifinanziare la “legge mancia”, negli anni 2012 e 2013. Cento milioni sono stanziati per il 2012 e 50 milioni di euro per il 2013. Gli interventi andranno a finanziare interventi legati al «riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territori e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali». Alla ripartizione delle quota e all’individuazione dei beneficiari provvederà un decreto del ministero dell’Economia «in coerenza con apposito atto di indirizzo delle commissione parlamentari competenti».
Le correzioni alla legge di stabilità: ecco le proposte del governo e quelle del relatore
-) L’emendamento illustrato dal ministro Tremonti
-) Gli altri emendamenti del Governo
-) Gli emendamenti del relatore per Regioni ed Enti locali
-) Il testo originale del disegno di legge di stabilità
ilsole24ore.com – 10 novembre – ore 20
Legge di stabilità: ecco il testo del maxiemendamento. Dipendenti Pa in esubero con 80% dello stipendio
Tempi di record per il varo della legge di stabilità e l’avvio delle consultazioni sul nuovo Governo: già sabato il provvedimento dovrebbe essere legge e domenica il Quirinale iniziare la sua ricognizione. Intanto il maxiemendamento del Governo che è «applicativo della lettera della Bce» è stato presentato mercoledì sera con i suoi 25 articoli, 23 pagine e 10 punti. Nel testo arriva la liberalizzazione degli ordini professionali con l’eliminazione delle tariffe minime dei professionisti a cui dovrà provvedere un Dpr da emanare entro 12 mesi dalla legge. Confermata anche la previsione per la costituzione di società per l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del codice civile.
Possono assumere la qualifica di società tra professionisti le società il cui atto costitutivo preveda:
a) l’esercizio in via esclusiva dell’attività professionale da parte dei soci;
b) l’ammissione in qualità di soci dei soli professionisti iscritti ad ordini, albi e collegi, anche in differenti sezioni, nonché dei cittadini degli Stati membri dell’Unione europea, purché in possesso del titolo di studio abilitante, ovvero soggetti non professionisti soltanto per prestazioni tecniche, o per finalità di investimento;
c) criteri e modalità affinché l’esecuzione dell’incarico professionale conferito alla società sia eseguito solo dai soci in possesso dei requisiti per l’esercizio della prestazione professionale richiesta; la designazione del socio professionista sia compiuta dall’utente e, in mancanza di tale designazione, il nominativo debba essere previamente comunicato per iscritto all’utente;
d) le modalità di esclusione dalla società del socio che sia stato cancellato dal rispettivo albo con provvedimento definitivo.
Per chi andrà in pensione a partire dal 2026, l’età minima di accesso alla pensione di vecchiaia sarà di 67 anni.
Poi il capitolo sull’«eccedenza di personale e mobilità collettiva». Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o comunque eccedenze di personale «in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria» dopo la ricognizione obbligatoria del personale devono ricollocare il personale in situazione di soprannumero o di eccedenza nell’ambito della stessa amministrazione «anche mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro o a contratti di solidarietà, ovvero presso altre amministrazioni, previo accordo con le stesse, comprese nell’ambito della Regione».
I contratti possono stabilire criteri generali e procedure per consentire, «tenuto conto delle caratteristiche del comparto», la gestione delle eccedenze di personale attraverso il passaggio diretto ad altre amministrazioni al di fuori del territorio regionale che, in relazione alla distribuzione territoriale delle amministrazioni o alla situazione del mercato del lavoro, sia stabilito dai contratti collettivi nazionali.
Trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area sulle eccedenze l’amministrazione «colloca in disponibilità il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell’ambito della medesima amministrazione e che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni nell’ambito regionale, ovvero che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilità».
Da quel momento «restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto ad un’indennità pari all’80 per cento dello stipendio e dell’indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di ventiquattro mesi».
Le misure in pillole una per una
DIPENDENTI P.A. IN ESUBERO AVRANNO STIPENDIO ALL’80%
I dipendenti delle pubbliche amministrazioni in soprannumero potranno essere posti in disponibilita’ con una indennita’ pari all’80% dello stipendio “per la durata massima di 24 mesi”. Lo stabilisce il maxiemendamento del Governo al ddl di stabilita’.
Il maxiemendamento stabilisce che le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale devono informare le organizzazioni sindacali. Trascorsi dieci giorni, le pubbliche amministrazioni potranno ricollocare il personale “anche mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro o a contratti di solidarieta’”. Sara’ possibile anche il passaggio diretto del personale in eccedenza ad altre amministrazioni al di fuori del territorio regionale. Trascorsi 90 giorni, la pubblica amministrazione colloca in disponibilita’ il personale in eccedenza.
MAXIEMENDAMENTO, MENO TAGLI ALL’EDITORIA
Meno tagli all’editoria. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl stabilita’. Nel dettaglio i tagli del comparto sono ridotti di 19.550.727 per l’anno 2012, di 16.257.524 per il 2013 e di 12.920.019 per il 2014. Precedentemente erano previsti tagli per 69.820.659 per il 2012, 58.059.526 per il 2013 e 46.140.569 per il 2014.
SI ANDRA’ IN PENSIONE A 67 ANNI DAL 2026
Per chi andra’ in pensione a partire dal 2026, l’eta’ minima di accesso alla pensione di vecchiaia sara’ di 67 anni. Lo stabilisce l’articolo 4 bis del maxiemendamento del Governo al ddl di stabilita’.
DISMISSIONI IMMOBILI PUBBLICI E TERRENI AGRICOLI
Dismissioni degli immobili pubblici attraverso il conferimento o il trasferimento degli stessi a uno o piu’ fondi comuni di investimento immobiliare o a una o piu’ societa’. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl stabilita’ precisando che i proventi derivanti dalle cessioni andranno alla riduzione del debito pubblico. Il testo prevede anche la dismissione dei terreni agricoli che sara’ affidata all’Agenzia del Demanio che dovra’ alienarli mediante trattativa privata (per gli immobili di valore inferiore a 400mila euro) o mediante asta pubblica (per quelli di valore pari o superiore a 400mila euro).
BUROCRAZIA ZERO IN TUTTA ITALIA NEL 2013
La disciplina delle zone a burocrazia zero si applichera’ in via sperimentale fino al 31 dicembre 2013 in tutto il territorio nazionale. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl stabilita’.
LIBERALIZZAZIONE PROFESSIONI E STOP TARIFFE MINIME
Arriva la liberalizzazione degli ordini professionali con l’eliminazione delle tariffe minime dei professionisti. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl stabilita’. La riforma degli ordini professionali dovra’ avvenire entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge. Per quanto riguarda le tariffe viene abrogata la norma che prevede che i compensi spettanti ai professionisti devono prendere a riferimento le tariffe professionali.
ENTI TERRITORIALI RIDUCONO DEBITO PUBBLICO
Gli enti territoriali parteciperanno alla riduzione del debito pubblico a partire dal 2013. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl stabilita’ rinviando a un decreto non regolamentare del ministero dell’Economia le modalita’ di attuazione della norma.
MAXIEMENDAMENTO, AUMENTO ACCISE BENZINA DA 2012
In arrivo nuovi aumento delle accise sulla benzina e sul gasolio dal 2012. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl stabilita’ per rendere strutturale la deduzione forfetaria vigente dal 1998 a favore dei distributori di carburante. Le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio sono fissate dal primo gennaio 2012 a 614,20 e a 473,20 euro per mille litri di prodotto e dal 2013 a 614,70 euro e a 473,70 euro per mille litri di prodotto.
MAXIEMENDAMENTO, PRIVATIZZAZIONE SERVIZI LOCALI
Arriva la spinta alla privatizzazione dei servizi pubblici locali. Lo prevede il maxiemendamento del governo al ddl stabilita’ in cui si precisa che “al fine di realizzare un sistema liberalizzato dei servizi pubblici locali di rilevanza economica attraverso la piena concorrenza nel mercato e di perseguire gli obiettivi di liberalizzazione e privatizzazione dei medesimi servizi”. Nel caso in cui gli enti locali non rispetteranno le disposizioni il governo potra’ esercitare “il potere sostitutivo” nella liberalizzazione dei servizi.
9 novembre 2011