Paolo Baroni. Arrivano 150 milioni in più a favore degli interventi di contrasto della povertà (il ministro Poletti però ne chiedeva 500 in più) portando il budget 2017 a quota 1,2 miliardi (1,7 nel 2018), poi si studia come estendere anche ai contribuenti incapienti gli sconti sulle ristrutturazioni dei condomini e come allargare le maglie dell’Opzione donna e dell’ottava salvaguardia.
Il pacchetto fiscale
Il grosso delle novità votate ieri dalla commissione Bilancio della Camera che sta vagliando la manovra 2017 riguarda però il campo fiscale. E così spunta l’Iva al 5% sui biglietti di tutti i servizi di trasporto di persone effettuati via mare dalle gondole ai vaporetti, dai traghetti ai motoscafi. La norma riguarda i collegamenti svolti in ambito cittadino fino a un massimo di 50 chilometri dal territorio comunale. Il governo assicura che il prezzo dei biglietti non aumenterà perché la tariffa dovrà essere comprensiva del nuovo prelievo. Di contro le aziende trarranno un beneficio da questa misura perché consentirà loro di portare in detrazione l’Iva versata sugli acquisti cosa che fino ad ora non era possibile fare. «In questo modo – ha spiegato il sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari – non solo si chiude la procedura d’infrazione avviata dalla Ue ma si consente alle imprese di ridurre i costi con un conseguente recupero di competitività e positivi benefici anche per l’utenza». Federlinea, l’associazione che raggruppa le imprese di cabotaggio, ieri ha espresso la sua «piena soddisfazione», freddi invece i gondolieri veneziani . «Cosa faremo? Al momento non ne sappiamo molto, ma risponderemo “obbedisco” come fece Garibaldi» dichiara il loro presidente Aldo Reato. Altre modifiche riguardano poi le misure su Iva di gruppo e regime di cassa, e le start-up innovative (esonerate dall’imposta di bollo) ed i fondi comuni (esclusi dall’addizionale Ires del 3,5%).
Decontribuzione al Sud
Ma ieri il protagonista è stato soprattutto il governo. Da un lato il ministero del Lavoro ha firmato il decreto che stanzia 530 milioni a favore della decontribuzione totale per le assunzioni al Sud, dall’altro il viceministro Enrico Morando ha annunciato che sul fronte pensioni l’esecutivo sta pensando di estendere l’istituto dell’opzione donna e di ampliare l’accesso all’ottava salvaguardia.
15 modifiche dal governo
Di suo il governo ha presentato 15 emendamenti, ma 6 di questi sono arrivati fuori tempo massimo ed il presidente della Commissione Francesco Boccia si è riservato di valutarne l’ammissibilità. Il primo blocco comprende i fondi destinati alla costruzione di nuovi edifici scolastici (100 milioni dall’Inail) ed il potenziamento dei programmi di cooperazione per lo sviluppo (con 50 milioni della Cdp), quindi per evitare gli strali della Ue sui possibili aiuti di Stato si punta ad aumentare il costo del prestito ponte da 300 milioni concesso all’Ilva.
In sospeso le misure del secondo pacchetto di modifiche che vanno dai 400 milioni stanziati in due anni a favore del fondo per l’editoria ai 40 destinati a completare le opere del programma Grandi stazioni sino alla possibilità di vincolare una quota del Fondo sanitario al rinnovo del contratto dei dipendenti di Asl e ospedali.
La Stampa – 22 novembre 2016