La manovra 2017 è ormai pronta. Anche se la bozza sul tavolo del Mef (qui anticipiamo quella datata alle ore 20 del 24 ottobre) è ancora sottoposta a continui aggiustamenti. Ma la sostanza è ormai definita. Per la sanità spiccano la determinazione del Fondo sanitario 2017 a 113 miliardi, che salgono a 114 nel 2018 e a 115 nel 2019. C’è poi un miliardo di euro per i farmaci innovativi, di cui 500 per un nuovo fono ad hoc per gli oncologici (in proposito si stabilisce che l’Aifa, entro il 31 marzo 2017, dovrà fissare i criteri per la classificazione dei farmaci innovativi e a innovatività condizionata e dei farmaci oncologici innovativi. Per il personale si conferma un fondo per il rinnovo dei contratti della PA di 1,4 miliardidi euro per il 2017 e di 1,850 miliardi a decorrere dall’anno 2018 (anche se in proposito si sta lavorando a un fondo di 1,9 miliardi fin dal 2017, secondo quanto riportato dalle ultime indiscrezioni). La bozza della manovra.
Per la stabilizzazione dei precari in sanità (assunzione e stabilizzazione del personale del Ssn), sempre nell’ambito delle risorse del fondo sanitario nazionale, è previsto un Fondo vincolato di 75 milioni di euro per il 2017 e di 150 milioni a decorrere dal 2018.
Cambiano poi i tetti della farmaceutica. Dal 2017 il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera sarà calcolato al lordo della spesa per i farmaci di classe A in distribuzione diretta e distribuzione per conto, ed è rideterminato nella misura del 7,0 per cento (oggi è fissato al 3,5%) e assume la denominazione di “tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti”. Conseguentemente cambia anche il tetto della spesa farmaceutica territoriale che sarà rideterminato nella misura del 7,85 per cento (oggi è dell’11,35%) e assume la denominazione di “tetto della spesa farmaceutica convenzionata”.
Biosimilari. Nella manovra si stabilisce che “Non è consentita la sostituibilità automatica tra biologico di riferimento e un suo biosimilare né tra biosimilari” e che “Nelle procedure pubbliche di acquisto non possono essere posti in gara nel medesimo lotto principi attivi differenti, anche se aventi le stesse indicazioni terapeutiche”.
Farmaci biologici a brevetto scaduto. Sono poi previste anche specifiche norme per razionalizzare la spesa per l’acquisto di farmaci biologici a brevetto scaduto. In particolare per le gare d’acquisto si prevede un lotto unico considerando lo specifico principio attivo (ATC di V livello), medesimi via di somministrazione e dosaggio. La base d’asta dell’accordo quadro dovrà essere il prezzo massimo di cessione al Ssn del farmaco biologico di riferimento.
In ogni caso si stabilisce che “i pazienti devono essere trattati, con uno dei primi tre farmaci nella graduatoria dell’accordo quadro classificati secondo il criterio del minor prezzo o dell’offerta economicamente più vantaggiosa” e che “Il medico è comunque libero di prescrivere, senza obbligo di motivazione, il farmaco (tra quelli mesi in gara, ndr.) ritenuto idoneo a garantire la continuità terapeutica ai pazienti”.
Vaccini. Viene istituito un Fondo per l’acquisto vaccini ricompresi nel Nuovo Piano Nazionale Vaccini (NPNV). Il Fondo, sempre all’interno delle risorse del fondo sanitario nazionale, è pari a 100 milioni di euro per l’anno 2017, 127 milioni di euro per l’anno 2018 e 186 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019.
Stretta sui deficit delle aziende ospedaliere. Viene ulteriormente abbassata la soglia del disavanzo di gestione oltre la quale le aziende ospedaliere, universitarie e Irccs andranno in Piano di rientro. Il limite si abbassa al 5% della differenza tra costi e ricavi (oggi è il 10%).
Fondo investimenti e sviluppo infrastrutturale. Viene istituito un Fondo ad hoc per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale riguardanti diversi settori, tra i quali viene annoverata l’edilizia sanitaria. L’importo dello stanziamento, programmato fino all’anno 2030, non viene però specificato.
Pensione anticipata per infermiere e ostetriche. In via sperimentale, dal 1 maggio 2017 e fino al 31 dicembre 2018, potrà accedere all’Ape (anticipo pensionistico) chi svolge professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni, e addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza, se lavoratori dipendenti che svolgono da almeno 6 anni in via continuativa attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo e sono in possesso di un anzianità contributiva di almeno 36 anni.
Finanziamento attività di ricerca. Al fine di incentivare l’attività base di ricerca dei docenti delle università statali, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è istituito un fondo con uno stanziamento di 45 mln di euro annui a decorrere dal 2017.
Fondo povertà. Nei limiti delle risorse disponibili nel Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale vengono adottati per l’anno 2017 nuovi criteri di accesso.
Fondo sostegno natalità. La dotazione del Fondo di sostegno alla natalità è pari a 14 milioni di euro per l’anno 2017, 24 milioni di euro per l’anno 2018, 23 milioni di euro per l’anno 2019, 13 milioni di euro per l’anno 2020 e 6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021.
Buono nido.In riferimento ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2016 per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati è attribuito, a partire dall’anno 2017, un buono di 1.000 euro su base annua e parametrato a undici mensilità. Il buono è corrisposto al genitore richiedente dall’INPS, previa presentazione di idonea documentazione dimostrante l’iscrizione a strutture pubbliche o private. Il beneficio è riconosciuto nel limite massimo di 144 milioni di euro per l’anno 2017, 250 milioni di euro per l’anno 2018, 300 milioni di euro per l’anno 2019 e 330 milioni di euro annui a decorrere dal 2020.
Pari opportunità. Al finanziamento delle iniziative per l’attuazione delle politiche delle pari opportunità e non discriminazione potranno concorrere ulteriori risorse per l’anno 2017, fino a complessivi 20 milioni di euro. (Quotidiano sanità)
In pensione prima solo oltre i 730 euro
Meno risorse per il pubblico impiego. In tutto 500 euro che vanno a sommarsi ai 300 già stanziati
di Lorenzo Salvia e Mario Sensini. Chi ha un reddito lordo inferiore ai 730 euro al mese non potrà chiedere l’anticipo pensionistico, e lasciare il lavoro fino a tre anni e sette mesi prima del previsto accettando un assegno più basso. Se a scegliere questa strada è un dipendente pubblico dovrà affrontare un ostacolo in più: il Tfr, il trattamento di fine rapporto, non gli sarà dato subito ma solo al raggiungimento effettivo dell’età della pensione, cioè anche 3 anni e sette mesi dopo. Sempre per gli statali, poi, c’è un’altra brutta notizia: l’anno prossimo le risorse aggiuntive per il settore ammontano a 1,4 miliardi di euro, contro l’1,9 di cui si era parlato. Considerato che 900 milioni serviranno per il bonus da 80 euro alle forze di polizia e per le nuove assunzioni, sul piatto del rinnovo del contratto restano solo 500 milioni, oltre ai 300 già stati stanziati. Sono alcune delle novità contenute nell’ultima bozza del disegno di legge di Bilancio, approvato dal consiglio dei ministri dieci giorni fa e che a breve dovrebbe essere trasmesso al Parlamento. Sull’anticipo pensionistico — che dovrà essere chiesto utilizzando lo Spid, cioè l’identità digitale — vengono definiti i dettagli della versione social, cioè quella senza tagli all’assegno. Per averne diritto è necessario avere un reddito inferiore ai 1.500 euro lordi oppure aver svolto per almeno sei anni una delle undici attività gravose elencate nel provvedimento: rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi non ci sono i lavoratori dei call center mentre entrano gli operatori ecologici. Confermata l’ottava salvaguardia per 19.471 esodati. I giovani che verranno assunti entro sei mesi dalla fine degli studi godranno di uno sconto sui contributi per tre anni fino a 3.250 euro l’anno.
La manovra, inoltre, innalza a 4 mila euro il bonus di produttività aziendale tassato al 10% (erano 2.500), entro un tetto di reddito aumentato anche questo da 50 a 80 mila euro. Vengono confermati per il 2017 i bonus edilizi del 50% e del 65%, come quello del 50% per le ristrutturazioni nelle zone sismiche, prorogati fino al 2021. La detrazione sale al 70% o all’80% se le opere comportano il miglioramento, rispettivamente, di una o due classi di rischio (75 e 85% nei condomini). Confermato per il 2017 anche il bonus mobili al 50%, mentre viene introdotto un credito d’imposta del 50%, fino al 2019, per la ristrutturazione degli alberghi. Previsti, infine, incentivi per l’attrazione degli investimenti esteri. Si può avere il permesso di ingresso e di soggiorno oltre i 3 mesi, a prescindere dalle quote, con un investimento mantenuto per due anni di 2 milioni in titoli di Stato, o di un milione in società di capitali italiane, oppure con la donazione «filantropica» di un milione in progetti di pubblico interesse nella cultura, nell’istruzione, nei beni culturali e nella gestione dell’immigrazione. Salta l’aumento della tassa d’imbarco sugli aerei, il canone Rai scende a 90 euro. (Il Corriere della Sera)
26 ottobre 2016