Il Corriere della Sera. Cinque persone al minuto, nel mondo, muoiono di Covid-19. Le vittime della pandemia sono ora in media 8 mila al giorno; così si è girata la boa dei cinque milioni di morti globali. I vaccini rallentano la pandemia, ma le varianti la accelerano. Così per raggiungere 2,5 milioni di vittime si era impiegato un anno, ma per i restanti 2,5 milioni sono bastati otto mesi.
Più della metà dei decessi della media settimanale vengono da cinque Paesi: Stati Uniti, Russia, Brasile, Messico e India. Paesi con scarso accesso alle dosi o — come Stati Uniti e Russia — con forti sacche di resistenza.
Pesano le diseguaglianze: più di metà della popolazione terrestre resta non vaccinata. Eppure l’effetto dei vaccini sulla diffusione del virus è immediato: in India, ora che la campagna vaccinale si è avviata — il 47 per cento di popolazione ha ricevuto almeno una dose — il Paese è passato da 4 mila morti al giorno a 300 questa settimana.
L’andamento è opposto invece in Russia, alle prese con il peggior picco dall’inizio della pandemia. Venerdì, record: 887 morti in ventiquattr’ore; a Mosca, dove i nuovi positivi sono 3.300 al giorno, riprendono le file di ambulanze e le autorità riparlano di chiusure e restrizioni. L’accesso al vaccino Sputnik, brevetto statale largamente esportato da subito, è facile per tutti, ma la fiducia dei russi è bassa e solo il 28% si è vaccinato; persiste la credenza che i test anticorpali bastino a sentirsi sicuri, tanto che in una conversazione con l’omologo turco Erdogan il presidente Putin si è recentemente vantato di «avere anticorpi altissimi» (ma nel suo entourage ci sono dozzine di casi, e a settembre lui stesso ha dovuto votare per posta perché isolato).
In Italia la tendenza è positiva: solo quattro settimane fa, la somma dei nuovi casi tra lunedì e sabato era di 35.911; tra lunedì 27 settembre e ieri, dopo un calo stabile, è di 18.490. La soglia fissata dal commissario Francesco Paolo Figliuolo era dell’80% di vaccinati entro settembre; oggi siamo al 78,98% tra chi ha più di 12 anni (ma la soglia era stata stabilita prima dell’estensione agli adolescenti).