Tre centrali di committenza per bandire le gare finalizzate all’acquisto di attrezzature ed arredi per il Magalini di Villafranca. Non solo la 22 di Bussolengo, ma anche le UIss 20 di Verona e 21 di Legnago si faranno carico delle procedure per comprare quanto serve ad attivare l’ospedale, la cui consegna da parte del commissario straordinario governativo, Antonio Canini, è prevista per fine anno.
L’iter – facilitato dal fatto che già ora le tre aziende sono guidate dal direttore generale della 20, Pietro Girardi, che è anche commissario straordinario della 21 e 22 – è stato formalmente avviato con una delibera di pochi giorni fa, la n.347 del 4 agosto, nella quale si stabilisce che gli economati delle tre UIss collaboreranno per procurare il necessario all’allestimento della nuova struttura. Indispensabile il passaggio formale della «procura speciale», con la quale Girardi da incarico ai direttori del provveditorato delle aziende di Verona e di Legnago di supportare la 22 e stabilisce con elenchi distinti cosa debbano comprare le due aziende sanitarie.
«L’obiettivo è quello di riuscire ad avere in disponibilità nel più breve tempo possibile tutto quanto servirà all’apertura, per rendere operativa la struttura ospedaliera al più presto», spiega Pietro Girardi. «Stiamo lavorando in sinergia per velocizzare le procedure». Un po’ come se l’Ulss unica veronese fosse già una realtà. «Su questo tema sarà il Consiglio regionale, alla ripresa dei lavori, a decidere in via definitiva. Su assetto delle Ulss ed attivazione dell’Azienda zero è stato fatto già un lungo percorso da parte di Palazzo Ferro Fini. Anche la mia nomina di inizio anno a dg della 20 e commissario delle altre due Ulss va in questa direzione. Se però il progetto di legge non dovesse essere licenziato, vorrà dire che abbiamo avviato collaborazioni e trasferito buone pratiche da un’azienda del Veronese all’altra», commenta Girardi. Intanto la delibera, che ne aggiorna una precedente (n.246/2016), traccia anche le dimensioni della mole di gare e dell’impegno economico messo in campo per far partire il Magalini. Il tutto è stato messo nero su bianco il 16 giugno scorso in un incontro che si è svolto aVenezia tra il direttore generale dell’area sanità e sociale della Regione, Domenico Mantoan, con il commissario Antonio Canini, insieme ad altri dirigenti regionali e Girardi, accompagnato dai direttori amministrativo e sanitario dell’Ulss di Bussolengo, Mario Castagnini ed Antonio Ferro. In quella sede Girardi ha comunicato che l’Ulss 22 aveva adottato una delibera con tre elenchi allegati. Il primo riguarda le attrezzature fisse per 968mila euro, coperte finanziariamente (tra queste la tac a 16 strati già disponibile per l’installazione, ndr). Il secondo fa la lista delle attrezzature sanitarie necessarie, per 4milioni e 672mila euro. Nel terzo elenco si trova il fabbisogno di arredi, per un importo di 857mila euro. Complessivamente l’impegno di spesa ammonta a 6mi lioni e 497mila euro, anche se la nota degli acquisti – specifica la delibera – «può subire modifiche o aggiornamenti nei quantitativi e nella tipologia alla luce di nuove valutazioni delle necessità sanitarie». Nella riunione è emerso che solo le gare di importo superiore ai 200mila euro più Iva saranno sottoposte all’approvazione del Crite, acronimo che sta per commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia. Per quest’anno si procede con richieste di fornitura rivolte al mercato elettronico della Pubblica amministrazione (previa adesione al Consip, Spa del ministero dell’Economia e Finanzia) per Smilioni e 450mila euro, copertura che la 22 nel previsionale ha destinato al Magalini. Le Uiss 20 e 21 potranno indire gare fino a 2milioni.
Valeria Zanetti – L’Arena – 17 agosto 2016