Tutele Covid prorogate fino a fine anno. La quarantena torna ad essere malattia tutta a carico dello stato, sia per quota Inps che per datori di lavoro. Rispetto al passato, nel 2021 quando non c’è l’intervento dell’Inps (impiegati, etc.), per cui l’indennità di malattia è soltanto a carico dell’azienda, il datore di lavoro avrà diritto a un forfait di 600 euro. Tornano, inoltre, i congedi Covid per i genitori, dipendenti o autonomi, in caso di figli in DAD, quarantena o malati Covid a seguito di contatto ovunque avvenuto.
Torna la cassa integrazione: 13 settimane di Cigd e 9 di Cigo a partire da ottobre. Per chi ne fruirà, c’è il divieto di licenziamento. Giro di vite, infine, sul provvedimento di sospensione dell’attività d’impresa. Oltre al rincaro delle sanzioni, lo stop ci sarà in presenza di lavoro nero al 10% (oggi al 20%) o in presenza di «gravi violazioni» sulla sicurezza del lavoro (oggi è richiesto che le violazioni siano reiterate). A prevederlo, tra l’altro, è il decreto legge fisco-lavoro approvato ieri dal consiglio dei ministri.
La quarantena torna tutelata
La prima proroga riguarda la tutela della quarantena, che il decreto Cura Italia (dl n. 18/2020, art. 26, comma 1) equipara alla malattia ai fini del trattamento economico e dell’esclusione dal «comporto». La tutela riguarda tutte le quarantene: con sorveglianza attiva, con permanenza domiciliare o precauzionale. L’Inps, si ricorderà, ha spiegato che avrebbe potuto riconoscere la tutela solo per l’anno 2020, perché non c’era stato per il corrente 2021 un nuovo stanziamento di fondi (si veda ItaliaOggi del 7 agosto). Questo stanziamento ora c’è, a disposizione per tutto il 2021.
Forfait alle imprese
Riguardo ancora alla tutela della quarantena equiparata a malattia, il provvedimento varato ieri introduce una novità: il rimborso forfait ai datori di lavoro che indennizzano o che hanno indennizzato, nel periodo dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021, interamente a proprio carico la quarantena-malattia ai dipendenti (si tratta, in genere, degli impiegati e quadri, per i quali non è previsto l’intervento dell’Inps). Il forfait è di 600 euro per lavoratore e andrà fatta domanda all’Inps.
ItaliaOggi
Congedi parentali
La seconda proroga riguarda il congedo Covid. Dall’inizio dell’anno scolastico fino a fine anno è prorogata la disciplina che declina tre tipi di congedo: figli minori di 14 anni (indennizzato con retribuzione al 50%); figli fra 14 e 16 anni (senza indennizzo); figli disabili gravi (ogni età). Il congedo può essere richiesto per una parte o tutta la durata della DAD, dell’infezione al Covid e/o la quarantena del figlio, a seguito di contatto ovunque avvenuto. Il congedo Covid, limitatamente ai figli minori di 14 anni (indennizzato al 50%), può essere richiesto anche dai genitori iscritti alla gestione separata Inps e/o lavoratori autonomi.
Nuova cassa integrazione
La terza proroga riguarda la cassa integrazione: 13 settimane di Cigd e 9 di Cigo. In entrambi i casi se ne può fruire per la sospensione o la riduzione dell’attività dovute a eventi Covid e non va versata alcuna addizionale. Periodo per la fruizione: dal 1° ottobre al 31 dicembre. Per i datori di lavoro che faranno domanda per la nuova Cig scatta il divieto di licenziamento per la durata della fruizione.
Sicurezza sul lavoro
Giro di vite per il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Eccetto che nelle aziende con un unico occupato, lo stop scatterà quando venga riscontrato che almeno il 10% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro risulti occupato senza preventiva comunicazione di assunzione (CO), nonché in caso di gravi violazioni che verranno individuate per decreto dal ministero del lavoro. In attesa del decreto, valgono le ipotesi indicate in tabella, con rispettive somme aggiuntive da pagare. Per il lavoro irregolare, la somma aggiuntiva è di 2.500 euro fino a cinque lavoratori in nero e di 5mila euro per più di cinque.