Repubblica. Per ora non è assalto ai centri vaccinali. L’aumento di somministrazioni di quarte dosi c’è stato ma l’obiettivo di 100 mila iniezioni al giorno è molto lontano. Il record sono sono state le 56 mila dosi di venerdì scorso. Dopo che, complice l’ondata di Omicron 5, si è deciso di estendere il secondo booster anche agli over 60, e non più solo agli over 80, non c’è stato il boom. È però ancora presto per parlare di fallimento. Ci sono molti cittadini prenotati già per questa settimana e quindi ci vorranno alcuni giorni per capire il peso reale della domanda.
La circolare del ministero alla Salute che ha cambiato le regole della campagna è di lunedì scorso ed è arrivata dopo la presa di posizione di Ema e Ecdc, l’Agenzia del farmaco e il Centro per il controllo delle malattie europei. Le Regioni hanno iniziato a organizzare i sistemi di prenotazione, mentre mercoledì è arrivata la lettera del generale Tommaso Petroni, responsabile dell’Unità per il completamento della campagnavaccinale (che ha sostituito la struttura commissariale del generale Francesco Figliuolo), nella quale si dava l’obiettivo di 100 mila dosi e si chiedeva anche di valutare se riaprire alcuni hub.
Alcune Regioni, come Campaniae Lombardia, sono partite subito, con l’accesso diretto. Tutte hanno rimesso in piedi i sistemi di prenotazione e le somministrazioni sono iniziate tra mercoledì e giovedì.
La campagna di vaccinazione con la quarta dose degli over 80 era iniziata, insieme a quella per i fragili over 60, l’8 aprile e da giugno la domanda si era molto abbassata. Si stava infatti tra le 13 e le 16 mila iniezioni al giorno. Da martedì 12 luglio si sono iniziati ad aggiungere anche sessantenni e settantenni e si è saliti a 26.095 somministrazioni. Mercoledì 13 il dato è stato 37.706, giovedì 47.588, venerdì 56.237 e sabato 34.974. I numeri sono cresciuti in modo consistente ma l’obiettivo indicato da Petroni è lontano.
Se è vero che sull’andamento della campagna estiva delle quarte dosi si gioca anche la risposta alla nuova ondata attesa in autunno, come ha spiegato il consulente del ministero Walter Ricciardi, le cose non vanno molto bene. Tra gli over 80 la percentuale di copertura con il secondo booster è del 24,4%. Tra gli over 70 del 4,8% (in molti casi si tratta di fragili che si erano già vaccinati dopo l’8 aprile) e tra gli over 60 del2,3%.