di Aldo Grasselli, presidente Fvm. Dopo la proclamazione del nostro sciopero per il 16 dicembre le Ministre Madia e Lorenzin hanno diramato un comunicato congiunto per dare assicurazioni alle nostre categorie e ai nostri sindacati autonomi che, diversamente da CGIL, CISL e UIL, non si sono accontentati di un “protocollo d’intesa” molto generico con il Governo al quale neppure siamo stati chiamati. Il fatto in sé è già un primo risultato. Ma il risultato inequivocabile del referendum ha rimesso in gioco l’esito di tutta la partita. Domani riuniremo l’intersindacale e valuteremo le opportune iniziative da calibrare in questa fase. E’ probabile che non si resti molti giorni senza Governo, sia perché i mercati e i rapporti internazionali chiedono un minimo di stabilità, sia perché la legge di bilancio deve essere approvata in Senato e deve avere un Governo proponente/custode. Nel quadro che si verrà a creare dopo l’incarico al nuovo Presidente del Consiglio, occorre però essere immediatamente presenti e attivi, avendo chiare alcune questioni che il comunicato Madia/Lorenzin certo non ha risolto.
Quindi prepariamo le nostre mosse per tempo.
Cosa vuol dire (in soldi e in agevolazioni normative): “Nell’ambito dell’accordo, le parti hanno anche condiviso di individuare, tra i principi che dovranno ispirare il prossimo rinnovo contrattuale, una riduzione della forbice retributiva sia per sostenere i livelli retributivi che maggiormente hanno sofferto la crisi, sia per valorizzare ancor di più professionalità fondamentali per l’erogazione di servizi essenziali”. Forse che gli stipendi degli infermieri saranno incrementati per avvicinarli a quelli dei medici – speriamo proprio che questa mossa Robin Hood non sia più in agenda – o tutti gli stipendi dei sanitari saranno valorizzati – come devono essere e con le giuste proporzioni – rispetto al resto della PA?
Significa che il Governo e le Regioni (restituendoci il maltolto per via legislativa) costituiscono un fondo accessorio alle risorse del Fondo sanitario per finanziare con il contatto le specificità della sanità, cioè la specifficità di quelle “figure professionali che in considerazione della loro peculiarità risultano indispensabili al benessere della comunità e tra le quali vi sono certamente quelle del settore sanitario” citate dalle ministre?
In riferimento allo sciopero proclamato dall’Intersindacale medica per il 16 dicembre 2016 sul Ddl di bilancio in materia di contrattazione del pubblico impiego e in merito ai contenuti dell’Accordo sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali lo scorso 30 novembre, le ministre Madia e Lorenzin hanno in particolare ribadito: «l’impegno del Governo per il rilancio e rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la predisposizione di apposite misure sia in sede legislativa che contrattuale, per la cui definizione il Governo sarà impegnato anche successivamente all’approvazione della legge di bilancio».
Il Governo Renzi è caduto. Il paese però non si può fermare sorpreso e attonito, e il nuovo Governo – affidato dal Presidente Mattarella nei prossimi giorni al nuovo premier – insieme alla maggioranza parlamentare che probabilmente sarà molto simile a quella che ha retto Renzi, dovrà comunque accollarsi gli impegni che sono connessi alla legge di bilancio e alla promesse che l’esecutivo e il parlamento devono mantenere per dare risposte concrete alle nostre richieste.
La partita va avanti. Diversamente dalle Confederazioni, noi siamo determinati a giocarla per vincerla sino all’ultimo minuto dei supplementari.
Aldo Grasselli (Presidente FVM)
5 dicembre 2016