Sperimentato in un primo momento dagli Izs Lazio-Toscana e Umbria-Marche, il sistema di valutazione degli esiti brevettato nel 2009 al Sant’Anna di Pisa è stato poi esteso ad altri sette Istituti. In generale buoni i risultati, ma anche tanti aspetti da migliorare.
Continua, in Italia, il percorso di valutazione delle performance delle strutture del sistema sanitario. Questa volta la lente è sugli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, e il metodo applicato è quello dei “bersagli”, brevettato nel 2009 al Sant’Anna di Pisa.
Il progetto, avviato nel corso del 2009 dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Lazio-Toscana e Umbria-Marche, supportati dal Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stato infatti, nel 2010, esteso ad altri sette istituti (IZS Piemonte-Liguria-Valle D’Aosta, IZS Lombardia-Emilia Romagna, IZS delle Venezie, IZS della Sicilia, IZS della Sardegna, IZS Puglia-Basilicata e IZS del Mezzogiorno). La copertura, quindi, è quasi totale, trattandosi di 9 istituti sui 10 presenti in Italia.
Con il contributo e con il sostegno del Ministero della Salute è stato condiviso un “panel” 80 indicatori raggruppati in quattro dimensioni di analisi: 1) Dimensione relativa alla mission dell’istituto, al governo della domanda del territorio ed alla ricerca; 2) Dimensione relativa all’apprendimento e sviluppo organizzativo; 3) Dimensione relativa all’utenza; 4) Dimensione dell’efficienza e della sostenibilità economica.
“La scelta di avviare questo progetto è stata dettata dall’esigenza di costruire uno strumento di governance che permettesse di attivare percorsi più trasparenti e verificabili – spiega Silvano Severini, direttore Generale dello Zooprofilattico dell’Umbria e Marche – superando l’autoreferenzialità mediante il confronto sistematico dei risultati. L’iniziativa rappresenta un esempio di “rete” degli Istituti che mette in evidenza i punti di forza e di criticità attraverso il benchmarking, consentendo un miglioramento gestionale continuo. “Ho creduto molto in questo strumento – aggiunge Severini – che ha comportato l’introduzione di nuove metodologie nella gestione degli Izs ed ha rappresentato uno stimolo culturale ed intellettuale ad alto valore aggiunto”.
I risultati saranno presentati domani nel corso di un convegno promosso a Firenze, che vedrà la partecipazione del Ministero della Salute, delle Direzioni degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Referenti Regionali del Settore della Prevenzione e sarà anche l’occasione per un confronto diretto tra gli Istituti, per condividere i risultati e per definire gli obiettivi del futuro.
Intanto, da una prima descrizione dei risultati emerge che il volume di esami effettuati negli Izs è molto variabile. Si va dai 6.173.778 esami dell’ Izs Lombardia ed Emilia Romagna ai 1.489.938 dell’Izs Puglia e Basilicata (dati riferiti all’anno 2009). Questo, spiegano gli esperti, dipende dalle esigenze del territorio e dalla tipologia di esami che vengono effettuati. Le dimensioni degli istituti sono molto diverse: l’istituto più piccolo, l’Izs Puglia e Basilicata, è quasi un terzo dell’istituto più grande, Izs Lombardia ed Emilia Romagna sia in termini di valore della produzione (21.892,508 euro contro 68,450,103 euro), sia in termini di personale complessivo (162 contro 653).
Ecco una sintesi dei risultati per ogni Izs in esame.
Izs Lazio-Toscana
Relativamente alla dimensione dell’efficienza e sostenibilità economica, l’istituto registra ottime performance nella dinamica economico-finanziaria e la gestione del magazzino; nella media degli altri istituti invece la produttività del personale. Buone le perfomance relative all’area della formazione.
Eterogenea la situazione sugli indicatori della mission istituzionale che riguardano la qualità ed i tempi di risposta: ottime performance sulla percentuale di esiti mentre da migliorare le performance relative alle prove con procedure standardizzate. Per quanto riguarda i tempi di risposta le criticità riguardano il tempo mediano di ritardo degli esami, mentre nella media gli altri aspetti indagati.
Infine l’area con il maggior numero di criticità risulta essere quella della ricerca con particolare riferimento alla capacità di rispettare i tempi di chiusura dei progetti di ricerca correnti ed all’impact factor medio per dirigente medico, sanitario e veterinario.
Izs Umbria-Marche
Ottime le performance della dinamica economico-finanziaria e della gestione del magazzino (ECO3_1) e buona la performance della produttività del personale. Complessivamente molto buona anche la performance dell’area formazione. Relativamente alle altre aree misurate dalla mission istituzionale, buona la capacità di rispettare i tempi di risposta degli esami e complessivamente buona quella relativa alla qualità. Gli ambiti di miglioramento riguardano la ricerca con particolare riferimento al posizionamento rispetto agli altri istituti per la produzione scientifica ed al rispetto dei tempi di chiusura dei progetti di ricerca corrente.
Izs Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta
In particolare consegue buone performance relativamente alla ricerca sia in termini di percentuali fondi destinati alla ricerca corrente sul totale dei fondi per ricerca corrente sia in termini di produzione scientifica. L’unico indicatore critico è il rispetto dei tempi di chiusura dei progetti di ricerca corrente.
Sulla dimensione di efficienza e sostenibilità economica, l’istituto registra ottime performance relativamente alla dinamica economico-finanziaria mentre risultano critici gli indicatori relativi alla gestione del magazzino ed alla produttività del personale. La valutazione dell’area della formazione e dell’apprendimento organizzativo è eterogenea: è buona la percentuale di assenza (che misura il rapporto percentuale tra il numero totale di ore di assenza di tutto il personale dipendente rispetto al totale di ore lavorabili secondo i contratti di lavoro nazionali), la valutazione degli utenti degli eventi formativi Ecm e la capacità di rispondere a richieste di eventi formativi extraprogramma, mentre presentano delle criticità la formazione del personale che misura l’ottenimento dei crediti formativi interni, i crediti medi per eventi Ecm e la programmazione dell’offerta formativa.
Izs Lombardia-Emilia Romagna
Ottime le performance della sostenibilità economica e di efficienza. Particolarmente significative le performance dell’area della ricerca misurata dagli indicatori di capacità di attrarre risorse per l’attività di ricerca corrente e quelli di produzione scientifica; da migliorare invece il rispetto nella chiusura dei progetti di ricerca corrente. Relativamente agli altri indicatori della mission istituzionali è complessivamente buona la performance degli indicatori di qualità misurata dalla percentuale di esiti favorevoli per ring test (cioè in il rapporto gli esiti favorevoli ottenuti rispetto a quelli attesi da ciascun Istituto) e dalla qualità di processo. La performance critica del rispetto dei tempi di risposta si riferisce agli esami di profilassi. L’area della formazione presenta performance eterogenee. Buono il clima organizzativo misurato in modo indiretto dalla percentuale di assenza.
Izs delle Venezie
Complessivamente presenta performance molto buone. L’area della ricerca registra performance ottime relativamente alla capacità di attrarre le risorse per la ricerca corrente e della produzione scientifica e buona relativamente alla capacità di chiudere i progetti di ricerca corrente entro i tempi.
Sulle aree della mission istituzionale relative alla qualità ed al rispetto dei tempi l’istituto presenta dei margini di miglioramento sulla percentuale di prove accreditate e sul rispetto dei tempi per gli esami.
L’area della formazione presenta performance molto buone nelle varie dimensioni. L’area della sostenibilità economica e di efficienza registra performance ottime per quanto riguarda la dinamica economico finanziaria e la gestione del magazzino mentre da migliorare la produttività del personale.
Izs Sicilia
Presenta performance eterogenee: ad indicatori con performance ottima e buona si affiancano indicatori con performance da migliorare. L’area più critica è quella della ricerca. Eterogenee le performance relative alle altre aree della mission istituzionale: buona la capacità di dare risposta agli esami nei tempi previsti, sulla qualità è buona la percentuale di prove accreditate e procedure standardizzate, mentre è da migliorare la percentuale di esiti favorevoli relativi ai ring test.
Sull’area della formazione alle performance più elevate della media degli altri istituti sulla qualità percepita degli eventi formativi; il confronto con gli altri istituti evidenzia che ci sono spazi di miglioramento sulla programmazione degli eventi formativi, sulla media dei crediti Ecm ed anche sull’ottenimento dei crediti formativi interni.
Eterogenea anche la situazione della dimensione della sostenibilità economica ed efficienza: ottima l’area della sostenibilità economica mentre da migliorare quella dell’efficienza misurata dalla gestione del magazzino e dalla produttività del personale.
Izs Sardegna
Il bersaglio è costituto da un numero inferiore di indicatori rispetto agli altri Istituti, in particolare mancano gli indicatori che hanno come fonte il bilancio.
La valutazione della performance è variegata. Un’area critica è rappresentata dalla ricerca con gli indicatori sulla capacità di attrazione delle risorse per l’attività di ricerca, sulla produzione scientifica e sul rispetto dei tempi per i progetti di ricerca.
Una best practice è invece relativa alla gestione del magazzino. L’area della formazione presenta performance variegate: da migliorare la programmazione degli eventi formativi e l’ottenimento dei crediti formativi interni mentre è buona la valutazione della qualità percepita degli eventi formativi.
Izs Puglia-Basilicata
Una performance complessivamente abbastanza buona.
L’area critica è la ricerca. Buone le performance della formazione.
Per quanto riguarda la qualità l’istituto presenta un’ottima performance sulla percentuale di esiti favorevoli per ring test mentre è critica la performance sulle prove accreditate e le procedure standardizzate. Da migliorare anche il rispetto dei tempi di risposta per esami istituzionali.
Dal punto di vista economico l’Izs Puglia-Basilicata presenta un’ottima performance in merito all’equilibrio economico reddituale e patrimoniale finanziario; da segnalare il risultato particolarmente positivo della produttività dei dipendenti in cui l’IZS Puglia-Basilicata è la best practice. L’unico indicatore economico critico rimane la rotazione del magazzino.
Izs Mezzogiorno
L’istituto presenta delle criticità negli indicatori selezionati per l’area della ricerca. Da migliorare anche l’area della formazione per quanto riguarda la programmazione dell’offerta formativa, i crediti medi per eventi Ecm e l’ottenimento dei crediti formativi interni mentre è buona la valutazione sulla qualità percepita degli eventi formativi da parte dei partecipanti ai corsi. Buona la performance dell’indicatore che valuta la capacità dell’Istituto di garantire la qualità delle prestazioni derivanti dagli esiti favorevoli dei ring test. Margini di miglioramento infine riguardano il rispetto dei tempi per i Piani Istituzionali del PNR e di profilassi.
Gli indicatori presenti nella dimensione dell’efficienza e della sostenibilità economica valutano in modo ottimale l’appropriatezza nell’uso delle risorse attraverso gli indici di equilibrio economico reddituale e patrimoniale finanziario ed attraverso l’indice di rotazione del magazzino.
quotidianosanita.it – 29 marzo 2012