Documento della Conferenza delle Regioni del 25 Luglio
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 25 luglio, ha approvato una posizione sul Decreto relativo alla riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura(Agea) e al riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare. Il documento è stato poi illustrato dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -nella sua veste di coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni (vedi “Regioni.it” n.3660) -in un’audizione informale presso la commissione Agricoltura della Camera.
Si riporta di seguito il testo integrale.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha esaminato i numerosi aspetti normativi toccati dalla modifica legislativa in discussione, a partire anche dalla coerenza con i criteri della legge di delega, evidenziando in primo luogo la mancanza di una concertazione preventiva con il sistema delle Regioni che avrebbe consentito la comprensione e la condivisione del percorso di revisione proposto.
Dall’esame dello schema di decreto legislativo emergono, infatti, questioni anche interpretative che necessitano l’acquisizione di ulteriori elementi chiarificatori dell’impatto della riforma sul sistema regionale.
Con l’intento di offrire un contributo fattivo al processo di riforma proposto, le Regioni ritengono necessario un incontro con il Ministro delle Politiche Agricole per avviare un chiarimento volto alla comprensione delle principali problematiche che hanno portato alla riforma odierna e per proporre un percorso collaborativo di miglioramento del testo per gli aspetti più critici per il sistema delle regioni.
Le Regioni sottolineano l’esigenza di proporre alcuni correttivi con la finalità di rendere il provvedimento più coerente con il D.Lgs. 74/2018, ristabilendo il ruolo delle stesse nella governance del sistema informativo, dalla quale sono di fatto escluse nonostante il Comitato tecnico introdotto con l’articolo 9 del D.Lgs. 74/2018.
Le principali perplessità che emergono riguardano il fatto che deve essere garantito l’apporto delle Regioni nelle parti importanti dell’organizzazione futura e deve essere tutelata piena autonomia delle stesse nell’accesso alle informazioni, nella perfetta comunicazione tra articolazioni locali e struttura centrale, nelle scelte inerenti l’aumento dell’efficienza del sistema dei pagamenti.
E’ della massima importanza, pertanto, delineare e verificare le ricadute in termini operative del decreto in esame.
Nelle more dell’espressione formale della posizione delle Regioni in sede di Conferenza Stato-Regioni, si evidenziano, di seguito, le principali criticità sulle quali si richiede il chiarimento al Ministro, nonché alcune prime proposte di emendamenti al testo:
A. TITOLARITA’ ESCLUSIVA DEI DATI
La trasformazione di SIN s.p.a in società in house al Mipaaft e la titolarità esclusiva dei dati SIAN da parte del Mipaaft (titolarità rispetto ai fornitori o aventi causa) non deve implicare per le Regioni e gli OPR la perdita della titolarità o della proprietà e della gestione dei dati raccolti e elaborati tramite i propri sistemi informativi. Tale passaggio sembra peraltro confondere aspetti concernenti i dati pubblici e i dati personali che devono rispettare Regolamenti e norme specifiche.
B. ASPETTI DI GOVERNANCE
1. L’aggiunta ad un sistema già abbastanza complicato di ulteriori due interlocutori, Mipaaft e SIN S.P.A convertita in società in-house del Ministero, e il trasferimento del SIAN al Mipaaft, ivi comprese alcune funzioni di AGEA coordinamento, implica un impatto immediato sul modello organizzativo, sul sistema di convenzioni, e sulle relazioni istituzionali tra AGEA/ORGANISMI PAGATORI/REGIONI. Ciò richiede in capo ai due nuovi soggetti immediate capacità operative di coordinamento e gestionali. Le Regioni tutte, ma in particolare quelle aventi OP AGEA, risultano fortemente preoccupate dal clima di maggiore incertezza sui ruoli che potrebbe determinarsi con la proposta e con i ritardi nella contrattualizzazione dei tecnici di effettivo supporto all’operatività del SIAN.
2. La necessità di prevedere e condividere un modello di coordinamento vista l’insufficienza del comitato tecnico di cui all’articolo 9 del d.lgs 74/2018, istituito come organismo di supporto e condivisione delle scelte strategiche di Agea Coordinamento con le Regioni, con gli Organismi pagatori ivi compreso AGEA pagatore.
3. Anche la trasformazione di SIN Spa in società in house del Ministero, potendo essere utilizzata da Agea solo alle condizioni e nella forma previste dal D.Lgs. n. 175/2016 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”, appare ulteriore elemento critico e non chiarito né dal resto della norma né dalle relazioni ad essa allegate. Non aiuta peraltro la sostanziale sovrapposizione delle attività che dovrà svolgere SIN Spa con l’oggetto della gara di gestione del Sian che, in ogni caso, vincolerà la stazione appaltante per tutta la durata dei contratti stipulati o da stipulare sui quattro lotti
C. ARTICOLI PIU’ CRITICI ED EVENTUALI PRIMI EMENDAMENTI
1. Articolo 2 comma 1 lettera g) punto 3: integrazione dell’articolo 15 con il comma 6 bis. (Attribuzione al Mipaaft della titolarità esclusiva dei dati SIAN) Con questo articolo i dati delle Regioni, trasferiti su SIAN, diverrebbero proprietà esclusiva del Ministero, che ne vieta l’uso ai fornitori ed a eventuali terzi. I dati raccolti dalle Regioni devono rimanere di proprietà, ivi compresa la decisione dell’uso per le finalità autorizzate. Pertanto, se ne chiede la revisione, in quanto sembrerebbe confondersi la titolarità dei dati con quelli del loro trattamento. Occorre, peraltro, valutare la compatibilità con il DM 162/2015 che stabilisce che l’anagrafe delle aziende agricole è fatta dalla somma di tutte le anagrafi dei vari Organismi pagatori.
La proposta emendativa deve chiarire che la titolarità dei dati è non solo del Ministero ma anche delle Regioni, di Agea e degli Organismi pagatori regionali per quanto di competenza
2. Articolo 2 comma 1 lettera h): articolo 15 bis lettera f (conclusione di accordi con altri soggetti pubblici, ivi incluse le regioni) sulla base di questa disposizione gli organismi pagatori dovrebbero fare convenzioni sui fascicoli direttamente con SIN SPA, anziché con AGEA come avviene attualmente.
3. Integrazione di un articolo di revisione dell’articolo 9 del vigente D.Lgs 74/2018 che regola il Comitato tecnico al fine di promuovere una nuova modalità di gestione condivisa delle informazioni e delle conoscenze nell’ambito del SIAN.
4. Articolo 2 comma 1 lettera b): Articolo 01 comma 3 lettera b) la proposta emendativa deve chiarire che la definizione del modello organizzativo deve avvenire mediante l’intesa in sede di Conferenza permanente Stato-Regioni.
5. Articolo 2 comma 1 lettera g) punto 3: integrazione dell’articolo 15 con il comma 6-ter) la proposta emendativa deve chiarire che la disponibilità dei dati deve essere resa non solo al Ministero ma anche a Regioni, Agea e agli Organismi pagatori regionali.
6. Articolo 2 comma 1 lettera g) punto 3: integrazione dell’articolo 15 con il comma 6-quater la proposta emendativa deve chiarire che l’accesso al SIAN deve essere garantito non solo ad AGEA ma anche alle Regioni e a tutti gli Organismi pagatori regionali.
Fonte: Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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