“E’ il bacillo della peste“. Panico e paura alla sede Equitalia di via Longhin a Padova. I dipendenti dell’ufficio sono stati vittime di un presunto attacco batteriologico.
Uno di loro, nella mattinata di mercoledì, si è visto recapitare una busta strana. Dentro c’era una polvere marrone e un biglietto con scritto: “Questo è il bacillo Yersinia”. Vale a dire, appunto, quello della peste.
E’ immediatamente scattata la procedura di emergenza, testata svariate volte dopo i molti attacchi subiti da Equitalia negli scorsi mesi. Tutti i circa 90 dipendenti sono stati invitati a restare chiusi dentro i loro uffici e a chiudere i condotti di aerazione. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Padova, il nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) di Mestre e la Digos di Padova.
Alcuni di loro sono stati portati via in ambulanza. Innanzitutto l’addetto di 30 anni che ha ispezionato la lettera, dipendente della società di sicurezza “Padova Controlli”. Poche ore dopo è stato dimesso. Assieme a lui, a scopo cautelativo, anche un impiegato dell’Equitalia, non entrato in contatto con la sostanza misteriosa ma comunque presente nello stesso ufficio al momento dell’apertura della busta.
La busta, insieme a tutto il materiale potenzialmente infetto, è stata sequestrata e il locale chiuso e dichiarato inagibile, mentre i dipendenti sono stati costretti a restare in ufficio fino alle 14. I clienti sono invece stati fatti entrare e uscire liberamente dagli sportelli per tutta la mattinata.
Per quanto riguarda la sostanza, per ora gli investigatori non credono che si tratti di “yersinia”. Non è invece escluso che si tratti di zucchero macinato, forse mescolato a farina o calce. Ma per sapere con certezza di che cosa si tratta bisognerà attendere i risultati definitivi dei test chimici
Affaritaliani – 1 mazo 2012