L’Italia da oggi ha un sistema nazionale unico di certificazione delle competenze professionali delle persone in cerca di lavoro. Dopo aver incassato l’ok dalla Conferenza unificata lo scorso 20 dicembre, ieri il consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo al dlgs attuativo della riforma del mercato del lavoro. Attuando così la delega prevista all’articolo 4, comma 58 della legge 92/2012.
Secondo una nota di Palazzo Chigi «si completa così un pacchetto di innovazioni per innalzare i livelli di istruzione e formazione delle persone adulte, in linea con impegni assunti dall’Italia in sede europea». Il dlgs definisce i livelli essenziali delle prestazioni, livelli in base a cui poter individuare e validare gli apprendimenti dei candidati a un posto di lavoro.
L’obiettivo dell’esecutivo è la costituzione di un meccanismo unico riconosciuto su tutto il territorio nazionale di riconoscimento delle competenze acquisite. Così da promuovere mobilità geografica e professionale dei lavoratori, favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, migliorare trasparenza in apprendimenti e fabbisogni. E assicurare una maggiore spendibilità, in Europa, delle certificazioni sulle competenze acquisite.
I destinatari del dlgs sono in primis i giovani in cerca di prima occupazione e i cosiddetti giovani Neet, cioè coloro che né lavorano, né sono in formazione. Il governo, con questo sistema, spera di far emergere e far crescere il capitale umano sommerso e non sfruttato, dotato di competenze scarsamente valorizzate e acquisite sul lavoro, nella vita quotidiana e nel tempo libero.
Ambiente e rifiuti. Il consiglio dei ministri ha poi autorizzato la stipula di un Protocollo di intesa su un progetto di chimica sostenibile del gruppo Mossi & Ghisolfi Spa. L’accordo punta a facilitare la realizzazione di investimenti privati nella chimica industriale da fonti rinnovabili, per produrre biocarburanti di 2ª e 3ª generazione, senza usare idrocarburi fossili. Il protocollo serve a velocizzare le autorizzazioni amministrative, così da smobilizzare investimenti privati, italiani e internazionali per diversi siti produttivi.
Sempre in tema di ambiente, l’esecutivo ha varato un decreto legge per superare situazioni di criticità nella gestione dei rifiuti esistenti in diverse zone del Paese (si veda ItaliaOggi del 9/1/2013), che l’esecutivo definisce «conseguenza, tra le altre cose, di un sistema di organizzazione, gestione e smaltimento con vincoli stringenti, spesso maggiori rispetto a quelli comunitari». Il decreto interviene così sui vincoli maggiormente restrittivi per allentarne temporaneamente gli effetti, così da impedire che la stretta, unitamente alla scadenza di alcuni termini previsti dalla legge in materia di gestione dei rifiuti, si possano aggravare ulteriormente le criticità. In particolare, il decreto affronta cinque punti, prevedendo altrettante proroghe:
1) dal 2010 in Campania è in vigore un regime temporaneo per cui spettano alle province le funzioni di gestione per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani. Ai comuni invece spettano funzioni di raccolta, spezzamento e trasporto, oltre a smaltimento o recupero dei rifiuti della raccolta differenziata. Ora, per evitare che il passaggio dal regime speciale di competenze a quello ordinario (previsto a partire dal 1 gennaio 2013) aggravi le criticità esistenti o ne crei di altre il dl introduce una norma transitoria che estende il regime speciale fino al 30 giugno 2013;
2) slitta di un anno il divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore (Pci) che supera 13mila kj/kg. Il blocco doveva scattare dal 1° gennaio 2013;
3) proroga di un anno all’emergenza nazionale per la nave Costa Concordia. Lo status emergenziale, dichiarato con dpcm 20 gennaio 2012, scade il 31 gennaio prossimo. Lo slittamento serve a garantire la riuscita delle operazioni di rimozione e trasferimento della nave;
4) slitta al 31 dicembre 2013 lo stato di emergenza per la bonifica dello stabilimento Stoppani a Cogoleto (Genova) per evitare i rischi di contaminazione ambientale nel sito;
5) prorogato, fino a fine 2013, lo stato di emergenza ambientale nei comuni di Giugliano (Na) e Castelvolturno (Ce) per assicurare la continuità di operazioni necessarie per la sicurezza ambientale, che le due amministrazioni non sono in grado di operare per scioglimento dei consigli comunali.
Taglio alle forze armate. Il governo ha dato una sforbiciata agli organici, in attuazione del decreto legge n. 95/2012 sulla spending review. Le forze armate passano da 190 mila a 170 mila unità. I tagli non riguardano Carabinieri e Capitanerie di porto. Ma incidono sui dirigenti (generali, colonnelli, e gradi corrispondenti). Il risparmio di spesa stimato è di circa 12 mln di euro, dagli anni 2015 e 2016.
Licei sportivi. Il consiglio dei ministri ha varato ieri un regolamento che riorganizza i percorsi delle sezioni a indirizzo sportivo dei licei introducendo nei licei scientifici due nuove materie: «diritto ed economia dello sport» e «discipline sportive», che vanno a sostituire «disegno e storia dell’arte» e «lingua e cultura latina». Viene inoltre potenziata la materia «scienze motorie e sportive». Così facendo il governo ha esteso a tutte le scuole alcune esperienze didattiche condotte in classi pilota. L’iscrizione sarà aperta a tutti, anche ai disabili. Le regioni potranno autorizzare un numero di sezioni non superiore a quello delle rispettive province. Le scuole, selezionate dalle regioni, apriranno le iscrizioni già dal prossimo anno scolastico.
Nomine. L’esecutivo ha nominato Vitaliano Esposito garante del monitoraggio sull’attuazione delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione integrata ambientale per l’Ilva di Taranto e ha nominato Alfio Pini commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto.
ItaliaOggi – 14 gennaio 2013