Ncd all’attacco, il premier mette la fiducia e avverte: “Sugli 80 euro alle famiglie critiche da soloni milionari”. È tempesta sul decreto lavoro. Per superare le resistenze del Nuovo centrodestra, il governo blinda il provvedimento e pone per oggi alla Camera la fiducia sul testo uscito dalla commissione Lavoro.
Fallito un vertice di maggioranza, il premier Matteo Renzi decide di tirare comunque dritto: «Sui dettagli discutano quanto vogliono, è tipico della campagna elettorale. Basta che alla fine si chiuda l’accordo rapidamente, perché noi vogliamo governare». Voterà a favore il partito di Angelino Alfano, promettendo però di «dare battaglia» al Senato. Intervistato dal Tg1, Renzi torna anche sul provvedimento che rimodulerà l’Irpef dei lavoratori dipendenti: «I soloni abituati agli stipendi da milionari dicono “ah, ma 80 euro sono pochi, sono l’elemosina elettorale”. Ma per chi guadagna mille euro, ottanta euro fanno la differenza…». Il premier, infine, attacca le opposizioni: «Brunetta o Grillo sono due facce della stessa medaglia, sono il partito dei chiacchieroni e si divertono con i comunicati stampa. Noi, invece, facciamo le cose concrete». (t.ci.)
Repubblica – 23 aprile 2014