“Vorrei sapere con chi ha parlato il Governo per dire che la Regione Veneto è disponibile alla sperimentazione”.
Lo dichiara Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, in merito al cosiddetto “contratto unico” e aggiunge: “Posto che nella nostra Regione siamo abituati a confrontarci con le parti sociali su questioni tanto delicate quali quelle sul lavoro, che il Veneto è stato laboratorio di sperimentazioni vere e non create arbitrariamente e che le nostre esperienze, vere, si sono tradotte in riferimento per le politiche nazionali, mi pare doveroso chiarire che non c’è alcuna disponibilità da parte nostra a forzare l’equilibrio tra imprese e lavoratori in questo quadro difficile economico e sociale”.
“Noi- precisa l’assessore regionale- abbiamo puntato e punteremo sulla garanzia degli ammortizzatori sociali in particolare quelli in deroga per le piccole imprese ed il settore dell’artigianato per i quali questo Governo non ha ancora chiarito la propria posizione, e sull’entrata nel mondo del lavoro dei giovani attraverso il nuovo apprendistato”. “Il Veneto- ancora Donazzan- è stata ed è terra di forte innovazione nelle relazioni industriali: dal modello partecipativo di Zanussi negli Anni ’90 al modello comunitario di Luxottica di oggi, dal Fondo Solidarietà Veneto alla bilateralità artigiana al Patto per lo Sviluppo di Treviso del 7 febbraio 2011”. “Non vorrei- conclude l’assessore regionale- si stesse sviluppando un dibattito accademico con l’effetto di diminuire la spinta propulsiva di tipologie contrattuali come il lavoro a chiamata nel nostro turismo o come i voucher nella nostra agricoltura. Non vorrei si moltiplicassero i costi per il nostro sistema d’impresa che ha come baricentro la dimensione medio- piccola o che non si realizzasse un sistema di outplacement efficace e attento alle specificità dei territori”.
fonte: Regione Veneto – 9 gennaio 2012