Monti spieghi cosa intendeva dire con «conseguenze umane della crisi». E soprattutto smentisca di aver fatto riferimento a Berlusconi quando ha parlato di responsabilità.
Una parte consistente del Pdl pretende chiarimenti dal premier a proposito delle sue dichiarazioni di mercoledì e sembra non credere alla prima correzione di rotta di Palazzo Chigi.
Sono 42 i parlamentari del centrodestra che hanno firmato un’interrogazione chiedendo al professore di smentire di aver fatto riferimento anche indiretto ai suicidi e in secondo luogo di escludere dalle responsabilità della crisi l’ultimo governo di centrodestra. Altrimenti, minacciano, ci saranno «conseguenze e valutazioni politiche». I DOVERI – Il giorno dopo le sue dichiarazioni il premier era tornato sull’argomento precisando: «Il governo precedente ha fatto molto in termini di riforme strutturali. Ma ora l’Italia dovrà fare di più». Ma per i parlamentari del Pdl non è sufficiente: «È un dovere etico e politico» per il Presidente del Consiglio, Mario Monti- si legge nell’interrogazione- spiegare in modo compiuto cosa mai intendesse con l’espressione «conseguenze umane» pronunciata l’8 maggio 2012 – in relazione evidentemente con i suicidi che si stanno verificando – e a chi si riferisse se non al Popolo delle Libertà quando ha poi specificato: «chi ha portato l’economia in questo stato». AUTOASSOLUZIONE – I firmatari interrogano il Presidente del Consiglio a proposito delle sue precise responsabilità: «E se non ritiene ingiustificato il tentativo auto assolutorio dell’operato del governo, in specie in presenza di critiche nazionali ed internazionali così serrate e puntuali ed in presenza di provvedimenti quali quella dell’erogazione di un contributo di 35 miliardi di euro a favore della Grecia a fronte di un introito stimato per l’Imu di 20-12 miliardi di euro».
Corriere.it – 10 maggio 2012