Le cause non sono ancora chiare ma l’inquinamento atmosferico sta contribuendo a guidare un aumento della resistenza agli antibiotici in tutto il mondo.
Il legame fra inquinamento e maggiore resistenza agli antibiotici secondo gli esperti si è rafforzato nel tempo: alcune prove suggeriscono che le polveri sottili, come il particolato 2.5, possano contenere batteri resistenti agli antibiotici che possono essere trasferiti da un ambiente all’altro e inalati dall’uomo.
Su questo punto però non ci sono certezze. Quello che appare chiaro è “una forte evidenza che l’aumento dei livelli di inquinamento atmosferico siano associati a un aumento del rischio di resistenza agli antibiotici. Questa analisi è la prima a mostrare come l’inquinamento atmosferico influisca sulla resistenza agli antibiotici a livello globale”, scrivono gli autori.
Se da una parte l’inquinamento atmosferico è già considerato un killer silenzioso che ogni anno fa milioni di vittime nel mondo, l’antibiotico-resistenza è una minaccia in rapida crescita che uccide 1,3 milioni di persone l’anno di ogni età e ogni Paese.
Ovviamente, a guidare l’impatto di questa causa è l’uso eccessivo di farmaci antibiotici per trattare le infezioni ma lo studio suggerisce che il problema è aggravato dai livelli di quello smog che è già associato a malattie croniche, cardiovascolari e asma, riducendo le aspettative di vita.
Lo studio indica che limitare i livelli di inquinamento potrebbe aiutare a ridurre la resistenza agli antibiotici e i tassi di decesso.
Per Hong Chen della Zhejiang University in Cina «la resistenza agli antibiotici e l’inquinamento atmosferico sono ciascuno a pieno titolo tra le maggiori minacce alla salute globale. Fino a ora non avevamo un quadro chiaro dei possibili collegamenti tra i due, ma questo lavoro suggerisce che i vantaggi del controllo dell’inquinamento atmosferico potrebbero essere duplici: non solo ridurrà gli effetti dannosi della cattiva qualità dell’aria, ma potrebbe anche svolgere un ruolo importante nella lotta contro l’aumento e la diffusione di batteri resistenti agli antibiotici».
Sempre secondo la ricerca un aumento del 10% dell’inquinamento atmosferico è associato a un aumento della resistenza agli antibiotici dell’1,1% e la resistenza agli antibiotici derivante dall’inquinamento è stata collegata a circa 480.000 morti premature nel 2018.
Gli stessi autori riconoscono però che mancano dati di alcuni Paesi per avere un quadro complessivo del problema e dovranno essere fatti ulteriori studi per capire le esatte cause del nesso tra inquinamento e antibiotico-resistenza.
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