Se chiedeste a un’adolescente quali sono le bevande che preferisce, probabilmente il latte sarebbe ai primissimi posti. Fresco o a lunga conservazione, l’oro bianco è in cima ai gusti dei giovani italiani, tanto che 8 su 10 lo bevono abitualmente ogni mattina.
Un alimento che viene “rappresentato” come salutare e benefico, ma attorno a cui le conoscenze scientifiche e la consapevolezza dei rischi per il consumatore sono ancora lacunose. È il caso per esempio del latte crudo, che gli intervistati considerano “più naturale” e “più sano” di quello confezionato, da consumare senza ulteriori trattamenti.
A dirlo è una ricerca finanziata dal Ministero della Salute (RF 02/2008) condotta dall’Osservatorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie su un campione di studenti di età compresa fra i 16 e i 18 anni, residenti sul territorio nazionale.
I ricercatori dapprima hanno scattato una fotografia dell’universo “latte” così come emerge dalle percezioni, dalle conoscenze e dalle abitudini di consumo dei ragazzi. Quindi hanno sviluppato uno strumento di comunicazione del rischio correlato al consumo di latte e latte crudo attraverso la costruzione di un videogioco educativo, per far conoscere ai ragazzi i punti critici e sensibilizzarli a un “consumo critico”.
13 luglio 2016