Nell’ambito dei negoziati per un accordo di libero scambio con gli Usa, con cui la Ueintrattiene la più vasta relazione commerciale al mondo, il Parlamento Europeo ha autorizzato la Commissione a iniziare i negoziati entro la prima metà del 2013. Dopo la rielezione di Obama, sembra esserci stato un grande passo avanti verso l’ulteriore aperture del commercio. Ad oggi, l’Europa esporta negli Usa principalmente prodotti a elevato valore aggiunto (vino, olio, produzioni tipiche). Nella proposta, si intenderà presentare una richiesta di eliminazione di dazi per i beni industriali e agricoli; e un sistema di armonizzazione degli standard sanitari e fitosanitari richiesti. In particolare circa gli standard sanitari e fitosanitari, ricordiamo come ad oggi abbiano costituito una importante barriera commerciale per le esportazioni europee.
Tra quelli più controversi:
Regole per importazioni di latticini negli USA (“Barrier id 0855116)
I prodotti con latte pastorizzato devono provenire da stabilimento produttivi presenti entro un registro di Inter State Milk Shipments IMS). Ci sono 3 opzioni per l’import negli USA:
1. lo stabilimento produttivo che esporta deve entrare in contatto con uno Stato USA, che può trattare tale stabilimento come di sua giurisdizione, in accordo con le regole USA in materia;
2. il paese esportatore deve adottare e applicare le regole USA in materia;
3. Il paese esportatore deve essere riconosciuto come equivalente rispetto agli USA nella applicazione della normativa.
Ad oggi vi è uno scontro tra Commissione Europea e Food and Drug Administration USA, solo 2 produttori europei sono stati accolti nella “opzione 1”.
Regole per bovini e prodotti relativi (“Barrier id 960083”)
In ragione della BSE e relativa preoccupazione, gli USA hanno adottato ingiustificate restrizioni alle importazioni, a partire dal 1997, su bovini e prodotti a base di carne bovina. Tali regole sono ancora attive e sono più restrittive di quelle invocate dalla Organizzazione Mondiale per la Salute degli Animali (OIE). Gli USA si sono impegnati ad allinearsi agli standard OIE, con una bozza già pubblicata sul Registro Federale lo scorso 16 Marzo 2012, dal titolo “Regola generale sulla BSE”.
Lento recepimento di nuove varietà vegetali autorizzate per le importazioni (“Barrier id 105334”).
Le autorità sanitarie per la salute vegetale USA devono autorizzare le importazioni di nuove varietà e aggiornare la legislazione USA di conseguenza. Ogni tipo di frutto o vegetale richiede diversi anni per poter essere così commercializzato. Se la procedura legislativa in quanto tale richiede almeno un anno, la parte preliminare di valutazione tecnica non può essere facilmente prevista pur richiedendo almeno 2-3 anni. La valutazione congiunta in capo a diverse agenzie allunga i tempi. In ragione di tali aspetti, gli esportatori di varietà vegetali hanno cessato di considerare gli USA come un attrattivo mercato di destinazione. Per contro, gli esportatori USA hanno condizioni di accesso assai più facili per destinare i propri prodotti all’Europa. La misura è stata sollevata in sede WTO (Comitato misure sanitarie e fitosanitarie, SPS).
Molluschi bivalvi (“Barrier id 085144”)
Negli USA è richiesto di valutare l’acqua in cui i molluschi sono allevati, al fine di garantire l’assenza da batteri E.Coli; l’UE per contro richiede di testare la polpa dei molluschi. I due approcci sono equivalenti in termini di protezione della salute pubbica. Di conseguenza la UE sta chiedendo di accordare status equivalente al proprio metodo di valutazione.
Sicurezza alimentare – 23 gennaio 2013