A fornire alla cooperativa le microalghe invece è la Tolo Green, uno dei più importanti produttori europei di spirulina. L’alga sarà utilizzata come integratore funzionale per l’alimentazione dei vitelli neonatali. Se l’intuizione sarà confermata dai programmi di ricerca avviati grazie al supporto scientifico del dipartimento di Scienze zootecniche dell’Università di Sassari, potrebbe avere un impatto importante per la sostenibilità degli allevamenti bovini e aprirebbe la strada a successivi step di sperimentazione, che potrebbero coinvolgere animali in altre fasi critiche del ciclo produttivo (pre e post partum).
In virtù della propria composizione chimica, le microalghe rappresentano un’alternativa economicamente ed ecologicamente sostenibile sia alle proteine di origine animale sia a quelle di origine vegetale da utilizzare nei mangimi. La presenza di numerose sostanze biologicamente attive, infatti, conferisce loro un potenziale pressoché illimitato in termini di integrazione – ma anche di sostituzione – all’alimentazione tradizionale degli animali.
Secondo i ricercatori, la spirulina è per esempio in grado di velocizzare la fase del rumine, e quindi di rendere più rapido il processo digestivo, favorendo un miglior apporto di nutrienti anche nelle prime fasi di vita del bovino. Al contrario, uno svezzamento precoce rischia di indebolire i vitelli, rendendoli più soggetti alle patologie.
Tolo Green fa parte del gruppo Tolo ed è dedicata allo sviluppo e alla gestione di investimenti nel mercato dell’energia rinnovabile. Il gruppo opera sul mercato attraverso due marchi: Hyperfood, produttore B2B di spirulina a fini alimentari, di allevamento e per l’agricoltura; e Livegreen, che invece opera sul mercato alimentare.
Il Sole 24 Ore