ROMA – L’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) denuncia un aumento delle segnalazioni giunte allo sportello online da parte di proprietari di cani presi di mira con il laser per farli abbaiare di notte.
Sarebbero almeno 600 i casi. L’associazione animalista spiega che si tratterebbe di una specie di nuovo “gioco”, in realtà «una vera e propria forma di maltrattamento degli animali», che starebbe prendendo piede in Italia. La maggior frequenza dei casi segnalati, informa l’Aidaa, proviene dalle province di Venezia (77), Milano (68), Reggio Emilia (54), Parma (46) e Roma (43). Occorre scendere fino al dodicesimo e tredicesimo posto per trovare le prime due province del sud Italia e vale a dire Napoli (31) e Foggia (24) fino a chiudere con Aosta , Gorizia e Catania dove non si sono segnalati casi. Tra le regioni quella con il maggior numero di segnalazioni è l’Emilia Romagna, con 139, seguita a ruota dal Veneto, 91, e dalla Lombardia, 87.
«Da quanto si è riusciti a capire – si legge nella nota – gli autori del puntamento del laser sono nella maggior parte dei casi i vicini stessi che utilizzano questo sistema per indurre il cane ad abbaiare e potersene così lamentare con il vicino proprietario di fido. Molti invece i sospetti che si annidano sui giovani ed in particolare sui ragazzi che imitano coloro che usano il laser negli stadi contro portieri e calciatori». L’uso del laser sui cani ha provocato una valanga dei segnalazioni da parte di vicini indispettiti dall’abbaio notturno dell’animale. «Tra marzo e maggio le cause trattate in sede di tribunale degli animali relativi a liti condominiali dovute all’abbaio notturno sono state 1.743: di queste ben 634 sono da far risalire ad animali che abbaiavano in quanto infastiditi appunto dal laser ed in alcuni casi sono stati individuati i vicini che hanno provocato questo maltrattamento e Aida ha invitato i proprietari degli animali a sporgere denuncia penale».
Aidaa ha invitato i proprietari degli animali a sporgere denuncia penale. «Quello dell’abbaio dei cani del vicinato è un argomento che nei prossimi mesi estivi è destinato a salire in cima alle richieste di consulenza del tribunale degli animali- segnala Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa – sicuramente però sono oramai troppi i casi in cui l’abbaio è provocato dal puntamento del laser negli occhi del cane, questione questa che noi riteniamo essere un vero e proprio reato di maltrattamento contro il cane e di conseguenza anche contro chi non riesce a riposare di notte a causa dell’abbaio di fido quando questo è dovuto al puntamento del laser negli occhi».
Leggo online.it – 5 giugno 2011