Autotrasportatori taxi, farmacie, notai, avvocati: la grande protesta con tanto di scioperi e serrate delle categorie sbarca ufficialmente in questi giorni in Parlamento con l’avvio dell’esame, in commissione Industria al Senato, del decreto legge 1/2012 su liberalizzazioni e concorrenza.
Un esame che si annuncia pieno di insidie e di trabocchetti per il testo del Governo dei professori, alle prese con la fronda dichiarata del Pdl e le aperture del Pd, che tuttavia non rinuncerà a proporre le sue modifiche. Sul decreto, che scade i124 marzo, incombe un nuovo voto di fiducia, che il Governo deciderà solo a ridosso dell’esame in aula a palazzo Madama a seconda dell’andamento della discussione nelle commissioni. E naturalmente del quadro politico complessivo e delle mediazioni che si raggiungeranno tra i partiti che lo sostengono. Liberalizzazioni e concorrenza in primo piano, dunque, nella settimana parlamentare che si apre oggi, in attesa che alle Camere arrivi anche il decreto legge sulle semplificazioni varato venerdì dal Consiglio dei ministri. Una settimana ancora una volta segnata dai decreti legge. Domani il Dl milleproroghe, dopo il voto di fiducia di giovedì, sarà licenziato dalla Camera per il Senato, che lo dovrebbe nuovamente modificare. Mentre il Senato avvia in aula il Dl 212 (da trasmettere alla Camera) su processo civile e crisi da sovraindebitamento. La sola eccezione di rilievo ai decreti sarà la Comunitaria 2011: l’aula di Montecitorio forse già da domani, una volta votato il milleproroghe, ne inizierà l’esame e le votazioni, per spedire il testo al Senato.
30 gennaio 2012