Il gruppo francese Lactalis annuncia la promozione di un’Offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Parmalat a un prezzo di euro 2,60 per azione, ovvero il 12% in più rispetto all’ultima chiusura.
Lo rende noto la società francese motivando l’operazione «anche a seguito del mutato quadro normativo successivo all’acquisto della propria partecipazione del 28,969 per cento». Il titolo Parmalat, sospeso fino alle 9.40, ha aperto le contrattazioni con balzo del 10% a 2,54 euro per poi allinearsi dopo pochi minuti ai 2,6 euro messi sul piatto dal gruppo transalpino.
Lactalis ha comunicato alla Consob che per l’acquisizione della quota rimanente del gruppo di Collecchio sarà finanziata da quattro banche: Credit Agricole, Hsbc, Natixis e Société Générale.
«Non considero l’opa di Lactalis su Parmalat come un’Opa ostile». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi al termine del vertice Italia-Francia a Roma, aggiungendo che è comunque «singolare che sia stata lanciata proprio oggi, in concomitanza con il vertice Italia-Francia: ma proprio per questo escludo nella maniera più assoluta la consapevolezza da parte del governo francese su questa sovrapposizione». Berlusconi ha auspicato che i francesi accettino la collaborazione di soci italiani. «Ci auguriamo – ha aggiunto il capo del governo – che ci sia una proposta da parte degli imprenditori italiani per non portare a buon fine l’Opa e si possa stabilire un accordo con la partecipazione italiana insieme a Lactalis».
L’offerta di Lactalis
Le azioni oggetto dell’offerta sono complessivamente 1.298.186.659 per un controvalore di 3,375 miliardi di euro. Il prezzo offerto incorpora un premio del 21,3% circa rispetto al prezzo di borsa delle azioni di Parmalat degli ultimi dodici mesi e, inoltre, del 33,6% rispetto all’enterprise value per azione (calcolato come capitalizzazione di Borsa al netto della posizione finanziaria netta e delle interessenze di minoranza per azione) degli ultimi dodici mesi.
Lactalis rende noto inoltre che intende mantenere Parmalat quotata alla Borsa di Milano e procederà, se necessario, al ripristino del flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni.
Il progetto: sede e testa in Italia
Il presidente del gruppo Lactalis, Emmanuel Besnier, afferma che «noi abbiamo un progetto di crescita ambizioso per Parmalat: farne il gruppo italiano di riferimento nel latte confezionato a livello mondiale, con sede, organizzazione e testa in Italia». Lactalis ritiene che nel contesto competitivo attuale sia importante per Parmalat raggiungere dimensioni significative tali da poter sviluppare brand globali. A tal fine, Lactalis valuterà l`opportunità di far confluire in Parmalat le proprie attività europee nel settore del latte confezionato, tra le quali quelle detenute in Francia e in Spagna.
Il progetto industriale di Lactalis prevede la valorizzazione di Parmalat a livello internazionale, grazie alla forte complementarietà tra i due gruppi sia a livello geografico che di prodotto. Inoltre, l`espansione nei mercati in forte sviluppo quali Brasile, India, Cina, nei quali entrambi i Gruppi ad oggi hanno una limitata presenza, potrebbe essere perseguita in modo più efficace attraverso un intervento congiunto.
Il gruppo Lactalis ribadisce la sua volontà di sviluppare il proprio piano nel rispetto dell`italianità di Parmalat, mantenendo la sede in Italia, salvaguardando gli asset produttivi, i dipendenti e la filiera italiana del latte, nell`interesse dell`economia del territorio.
I mercati si attendono un nuovo rilancio
Secondo un gestore interpellato da MF-Dowjones «il mercato potrebbe scommettere su un rilancio. A mio parere gli operatori ipotizzano che ci sarà un rilancio a 2,8 euro e a quel punto Lactalis potrebbe anche cedere e uscire dalla partita». Il prezzo dell’Opa lanciata dai francesi, pari a 2,6 euro per azione, nota l’esperto, è «inferiore ai 2,8 euro che sono il prezzo massimo pagato da Lactalis per acquisire azioni Parmalat negli ultimi mesi».
Ilsole24ore.com – 26 aprile 2011