Lactalis espugna Parmalat. Da poche ore, ufficialmente, il tricolore francese sventola sopra l’ex impero di Calisto Tanzi, a otto anni dal crack di Collecchio.
Si chiude definitivamente l’era di Enrico Bondi, il risanatore di ferro, e della public company di Collecchio. Inizia la nuova era targata Lactalis, che avrà il volto di Franco Tatò. Sarà infatti il super-consulente e decano dei manager (ex Fininvest, ex Enel ed ex Rcs) il nuovo presidente del gruppo alimentare emiliano. Il colosso lattiero francese, che ha scalato il gruppo italiano e poi ha lanciato un’Opa su Parmalat, fa calare il sipario su una vicenda iniziata lo scorso mese di marzo, eleggendo un cda con tutti suoi manager.
Tutto secondo copione, tuttavia. Alla famiglia Besnier, che ieri nello stile ossessivamente schivo e super-riservato della casa si è tenuta alla larga, vanno nove consiglieri su undici: en plein visto che ha eletto tutta la sua lista, raccogliendo il 62 per cento dei voti. Due consiglieri se li aggiudicano le minoranze, coagulate attorno alla lista di Assogestioni. Il ponte di comando del primo gruppo alimentare italiano sarà composto, oltre che da Tatò, da Antonio Sala (candidato in pectore per il ruolo di amministratore delegato), Marco Reboa, l’avvocato d’affari Francesco Gatti (il legale di Lactalis in Italia) Daniel Jaouen, Marco Jesi, Olivier Savary, Riccardo Zingales e Ferdinando Grimaldi. A rappresentare i fondi saranno Gaetano Mele e Nigel Cooper. Parmalat non scomparirà dall’orizzonte di Bondi: il manager aretino continua a essere commissario straordinario delle società della galassia Parmalat ancora coinvolte nella procedura di gestione straordinaria.
Ilsole24ore.com – 28 giugno 2011