L’ultimo provvedimento approvato dalla Camera il 27 ottobre, è la ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia. Otto articoli che insapriscono il regime sanzionatorio per i maltrattamenti e il traffico illecito degli animali.
Aumentano le pene per l’uccisione di animali: la reclusione prevista è ora da quattro mesi a due anni (mentre prima era prevista la reclusione da tre a diciotto mesi). Per il maltrattamento di animali, prevista la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5mila a 30mila euro (prima reclusione da 3 mesi a un anno o la multa da 3mila a 15mila euro).
Arriva una nuova fattispecie penale, il traffico illecito di animali da compagnia: la disposizione sanziona con la reclusione da 3 mesi a un anno, e con la multa da 3mila a 15mila euro chiunque, per procurare a sé o ad altri un profitto, reiteratamente o tramite attività organizzate, introduce in Italia animali da compagnia privi di certificazioni sanitarie e di sistemi di identificazione individuale o, una volta introdotti nel territorio nazionale, li trasporta, cede o riceve. La pena è aumentata se gli animali hanno un’età inferiore a 8 settimane o se provengono da zone sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria.
In caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti, il provvedimento prevede la confisca dell’animale, che sarà affidato alle associazioni o enti ad hoc, la sospensione da tre mesi a tre anni dell’attività di trasporto, di commercio o di allevamento degli animali se la sentenza di condanna o di applicazione della pena su richiesta è pronunciata nei confronti di chi svolge queste attività. In caso di recidiva è prevista l’interdizione dall’esercizio delle attività.
Sanzioni pecuniarie se il traffico illecito di animali da compagnia non integra gli estremi della fattispecie penale (ad esempio perché la condotta non è reiterata né svolta con attività organizzate): da 100 a 1.000 euro per ogni animale introdotto privo di sistemi di identificazione individuale; da 500 a 1.000 euro per ogni animale introdotto in violazione della legge, salva la possibile regolarizzazione o per chiunque trasporti, ceda o riceva animali introdotti illegalmente; da 1.000 a 2.000 euro per ogni animale introdotto o trasportato di età inferiore a 8 settimane o proveniente da zone sottoposte a misure restrittive.
fonte: ilsole24ore.it
4 novembre 2010