Primo showdown al Senato per le liberalizzazioni. Ma anche esordio alla Camera delle semplificazioni varate venerdì in Cdm. Milleproroghe verso modifiche. Prosegue esame Governo clinico.
E poi i confronti decisivi su milleproroghe, emergenza carceri, sovraindebitamento dei consumatori e relativa disciplina del processo civile. Il Parlamento continua a marciare al ritmo dei decreti legge.
In attesa che decolli il tanto promesso dimezzamento dei parlamentari e che dal cilindro dei partiti spunti la scommessa di una nuova legge elettorale che spazzi via il “porcellum” calderoliano, le agende di Camera e Senato continuano a essere impegnate soprattutto dallo smaltimento dei decreti: che sono diventati 7, dopo oltre due mesi, prima dell’avvento di Mario Monti a palazzo Chigi, di assenza di provvedimenti d’urgenza in un Parlamento che navigava quasi al buio nella crisi del gabinetto di Silvio Berlusconi già prima delle dimissioni del Cavaliere.
Ancora una volta questa settimana a Montecitorio e a Palazzo Madama, insomma, sia nelle assemblee che nelle commissioni, a dettare legge saranno prevalentemente i decreti. Sulle liberalizzazioni (Dl 1, scade il 24 marzo) la commissione Industria del Senato accelera in attesa anche dei pareri delle altre commissioni: entro giovedì scade il termine per la presentazione degli emendamenti, poi la settimana successiva si entra nel vivo delle votazioni. Per il milleproroghe (Dl 216, scade il 27 febbraio), sempre al Senato, si profilano modifiche proprio del Governo a partire dal capitolo scottante della copertura previdenziale dei lavoratori “esodati”: già approvato dalla Camera, il decreto vi dovrà tornare in rapidissima successione. Altro decreto delicato: quello sull’emergenza del sovraffollamento delle carceri (Dl 211, scade il 20 febbraio), che arriva in aula alla Camera dopo il sì del Senato, così come quello sul sovraindebitamento (Dl 212). Ultimo decreto di peso, quello sulle semplificazioni, che proprio in questi giorni fa il suo debutto alla Camera.
Non solo decreti, però, negli ordini del giorno delle commissioni. Ci sarà spazio infatti (commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera) per l’anticorruzionem, attesa in aula per fine mese, sembra con regole davvero efficaci. E anche per il decreto legislativo su Roma capitale, che fa tornare alla ribalta il federalismo fiscale, chissà se ancora come ai tempi della Lega al Governo.
Prosegue martedì 7 febbraio alla commissione Affari sociali della Camera la discussione e la votazione degli emendamenti del Ddl «Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Servizio sanitario nazionale» (seguito esame ulteriore nuovo testo unificato C. 278 – 799 – 977 -ter – 1552 – 1942 – 2146 – 2355 – 2529 – 2693 – 2909/A – rel. Di Virgilio), che proseguirà anche il giorno successivo e giovedì 9.
6 febbraio 2012