Vera e propria corsa a ostacoli per contribuenti e commercialisti. Molti comportano il rischio di interessi di mora. Ma per l’anno prossimo è attesa una generale semplificazione. Pagherete tutto: fatevene una ragione. Ma il guaio, in tutto questo, è che pagare non è solo molesto, ma anche difficile, specie quando le scadenze fiscali arrivano a valanga. In questi giorni abbiamo beneficiato di una tregua ferragostana dopo l’ultimo balzello versato il 9 agosto (si trattava dell’imposta di bollo). Ma da oggi – 20 agosto – arriva l’alluvione delle incombenze fiscali, la maggior parte delle quali – va detto – toccano poco o nulla il singolo cittadino e molto il lavoro dei commercialisti. Tuttavia il numero delle scadenze fa impressione: ben 262.
Di queste, 258 sono i pagamenti di varia natura e origine, una è la «comunicazione dovuta», e tre sono gli adempimenti contabili. Tutta questa selva di incombenze è tale da sempre e nessun adempimento è stato aggiunto negli ultimi due anni. Il problema è che pagare tutto il dovuto e nei tempi giusti non è operazione che si possa fare da soli, specie se si ha un’attività imprenditoriale o un lavoro autonomo. Di queste 262 scadenze, comunque, una decina solo quelle veramente rilevanti per il grande pubblico, e peraltro sono – nella maggioranza dei casi – rate di pagamenti periodici e dilazionati, altri sono saldi, altri ancora sono versamenti unici.
Scadenza Oggi è l’ultimo giorno utile per saldare le imposte relative al 2012 senza beccarsi more e multe. Chi non ce la facesse può ancora ravvedersi pagando una penalità molto ridotta (vedi oltre), a patto che il ravvedimento avvenga entro il 3 settembre. Dopo di che si è evasori.
Balzello
Non pensiate, però, di farla franca con un pagamento così dilazionato rispetto ai redditi dello scorso anno (di cui già, comunque, avrete dato un congruo anticipo a novembre passato), e se deciderete di pagare entro oggi dovrete comunque aggiungere uno 0,4% di interessi.
Rate
Sono infinite le rate che scattano da oggi e che sono parte di un pagamento più generale che il contribuente può dilazionare nell’arco dell’anno (in genere a trimestri). E così, per esempio, per le persone fisiche che hanno una partita Iva da pagare a rate trimestrali, arriva la terza botta di acconto 2013 associata, per giunta, al saldo Irpef dello scorso anno. Gli stessi soggetti devono pagare la terza rata dell’acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata (per esempio il Tfr) da indicare in dichiarazione e che non siano già stati tassati alla fonte. C’è ancora tempo per ottemperare al versamento Iva per il secondo trimestre per chi non l’avesse fatto. Ovviamente la cosa non è gratis: + 1% di mora.
Carte
È fissata al 30 settembre la data limite per inviare il modello unico all’Agenzia delle entrate, da parte di tutti gli intermediari (i Caaf dei sindacati ma anche commercialisti, per esempio). La cosa deve avvenire solo per vie telematiche.
Fare
Il decreto del fare è diventato legge e conviene ricordare che introduce molte novità in materia fiscale: l’anticipo obbligatorio per gli appalti, nuove norme sugli incentivi estese ai macchinari e all’innovazione, limiti alle ganasce fiscali. Pagare, bisogna pagare, s’intende, ma lo Stato non pensa solo a chiedere. Questo è il senso.
Non esageriamo «Dire che ci sono 262 incombenze in scadenza ravvicinata è un’iperbole – spiega Enrico Zanetti, già direttore dell’ufficio studi dei commercialisti italiani e oggi deputato di Scelta civica nonché vicepresidente della Commissione Finanze della Camera – è vero che le leggi fiscali sono troppe, è vero che una semplificazione si impone, ma va anche detto che delle centinaia di scadenze in agenda ogni anno, la maggior parte è costituita da rateizzazioni o da pagamenti ripetitivi. Il 16 di ogni mese si paga l’Iva, per esempio, e si pagano le ritenute di acconto per i lavoratori dipendenti, gli autonomi e i collaboratori. Solo queste due voci fanno 24 scadenze annue. Poi ci sono le rateizzazioni trimestrali, i saldi annuali, gli anticipi. La somma di tutto questo genera quelle centinaia di appuntamenti con le tasse che finiscono sui giornali. Tutto deve essere semplificato, ripeto, ma l’ingorgo di questi giorni è, per chi ci lavora, solo routine».
Delega
Entro fine anno dovrebbe passare in Parlamento la delega fiscale al governo: si tratta di una grande riforma strutturale di tutto il sistema delle tasse che dovrebbe (o potrebbe) sfoltire questa giungla di balzelli e prelievi. Dal momento dell’approvazione il governo avrà tempo 18 mesi per portare a termine l’operazione. Entro luglio 2015 insomma – le tasse dovremmo pagarle in maniera più semplice. (La Stampa – 20 agosto 2013)
Da Unico 2013 al modello F24: ecco tutte le scadenze del Fisco
Conclusa la pausa estiva che va dal 1° al 20 agosto, il Fisco batte cassa e suona la sveglia per i contribuenti che saranno più di 15 milioni quelli interessati dalle scadenze di questo mese. In primo piano troviamo i versamenti diUnico 2013, per i superminimi che devono l’imposta sostitutiva del 5%, le persone fisiche e i contribuenti “interessati” dagli studi di settore, che eseguono il primo o unico versamento con la maggiorazione dello 0,40%.
Ai versamenti di Unico si sommano tutte le altre scadenze che, solitamente, sono previste per il 16 di ogni mese, ma che, in virtù della pausa estiva del Ferragosto, sono prorogate al 20 di agosto. Spostati in questa data anche i ravvedimenti, sprint o breve, la cui scadenza naturale sarebbe stata quella del 14 o 15 agosto.
La tregua di Ferragosto per gli adempimenti e i versamenti che devono fare i contribuenti con il modello F24è a regime dallo scorso anno. Grazie alla proroga, i versamenti da fare con il modello F24 in scadenza dal 1° al 20 agosto possono essere eseguiti fino al 20 agosto senza maggiorazioni. Per versamenti da fare con ilmodello F24 si intendono i versamenti unitari delle imposte, dei contributi dovuti all’Inps e delle altre somme a favore dello Stato, delle regioni e degli enti previdenziali.
E’ infatti fissato che gli adempimenti fiscali ed il versamento delle somme di cui agli articoli 17 e 20, comma 4, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, cioè i versamenti unitari con il modello F24, che hanno scadenza dal 1° al 20 agosto di ogni anno, possono essere realizzati entro il giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione (articolo 3-quater “Termini per adempimenti fiscali”, decreto legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito dalla legge 26 aprile 2012, n. 44).
La prima volta il Fisco, di fatto, ha fatto le “ferie” è stato nell’estate del 2001. Per i pagamenti mensili con ilmodello F24, visto che la maggior parte dei versamenti di agosto scadono il 16, la proroga del 2013 è di appena quattro giorni. La proroga dei versamenti al 20 agosto concerne tutti i pagamenti in scadenza dal 1° al 20 agosto, inclusi i contributi Inps, i premi Inail e i contributi Enpals (lavoratori dello spettacolo). (LeggiOggi – 20 agosto 2013)