Paolo Baroni. Visto che Renzi è uno di parola, venerdì, ovvero dopodomani, il governo apre per davvero il cantiere della riforma fiscale. Il primo passo, atteso da tempo, riguarda la semplificazione. Titolo in codice: «730 a domicilio». Ma allo studio potrebbero esserci anche importanti misure in campo sanitario. In particolare potrebbero essere rivisti entro la fine dell’anno i ticket sanitari, applicando criteri più improntati al reddito, anche per le patologie croniche. È infatti questo l’orientamento del gruppo di lavoro formato dal ministro Lorenzin, da otto assessori regionali e da un rappresentante del ministero dell’Economia.
Il 730 a domicilio
La dichiarazione precompilata potenzialmente riguarderà 35 milioni di contribuenti tra lavoratori pubblici, privati e pensionati e scatterà dal 2015. In pratica potranno però beneficiarne effettivamente circa 19 milioni di persone, tutti quelli che oggi presentano il 730. Per arrivare a questo risultato il governo dovrà essere in grado di elaborare i dati che ha già a disposizione, come gli stipendi di tutta la Pa e gli importi delle pensioni, raccogliere dai datori di lavoro quelli dei dipendenti privati, e calcolare tutte le più importanti detrazioni: dagli enti di previdenza riceverà gli importi di tutti i contributi, dalle banche gli interessi sui mutui, dalle assicurazioni le polizze vita, e tramite la tessera sanitaria sconterà le spese per i farmaci. Il vantaggio per il contribuente? Oltre a risparmiare tempo non sarà soggetto ai controlli. Ovviamente cambierà il calendario delle scadenze: entro il 28 febbraio dovranno essere trasmesse le dichiarazioni su detrazioni e deduzioni, entro il 7 marzo datori di lavoro e sostituti di imposta dovranno trasmettere per via telematica alle Entrate tutti i redditi corrisposti in maniera tale da rendere possibile elaborare la dichiarazione precompilata. Che sarà inviata direttamente per via telematica ai contribuenti, che però potranno farla verificare anche da Caf, consulenti e sostituti d’imposta e decidere se accettare l’imponibile pre-calcolato e la relativa imposta, oppure integrare la dichiarazione con altre spese deducibili/detraibili ignote al Fisco. Entro il 7 luglio la dichiarazione andrà inviata alle Entrate.
Agevolazioni addio
Con la legge di stabilità di fine anno dovrebbe essere messa in campo la revisione delle oltre 700 agevolazioni fiscali, operazione che dovrà servire ad assicurare le risorse per confermare anche nel 2015 il bonus fiscale ed eventualmente ampliarlo. Sempre nella legge di stabilità potrebbero poi venir introdotte misure a favore delle famiglie monoreddito e numerose (bonus bebé e quoziente familiare).
Riforma del Catasto
Sulla rampa di lancio c’è anche la revisione del catasto. Il primo step (in tutto si prevedono 3 decreti attuativi), di questa operazione «storica» prevede il ripristino delle Commissioni censuarie provinciali chiamate a riclassificare ben 61 milioni di immobili in base ai metri quadri e alle caratteristiche specifiche degli edifici e non più in base ai vani. Obiettivo: adeguare i valori catastali a quelli di mercato.
Nuove tasse
Dal primo luglio le sigarette saranno più care per effetto di norme approvate nei mesi passati e con uno dei tanti provvedimenti che derivano dalla legge delega il governo metterà mano alle accise: in proporzione dovrebbero rincarare di più i pacchetti con un prezzo medio-basso (sotto i 4 euro). Infine è di ieri l’annuncio da parte del sottosegretario Legnini che l’Italia ormai è pronta a varare una tassa anti-inquinamento sulla Co2. Il ricavato dovrebbe servire ad alleggerire il peso del fisco sul lavoro.
La Stampa – 18 giugno 2014